La difesa si accorge di un difetto di querela e l’imputato viene prosciolto dall’accusa di appropriazione indebita: è questo l’esito del processo a carico di un amministratore di condominio di Botricello, finito in Tribunale per una presunta sottrazione di materiale edile all’interno del villaggio da lui amministrato.
L’arma vincente nel processo si è svelata ieri con l’argomentazione sviluppata ieri in aula dalla difesa rappresentata dagli avvocati Enzo Arnò e Vincenzo Ioppoli, ieri sostituito dall’avvocato Settimio Ioppoli. E’ quest’ultimo che ha offerto spunti di riflessione giuridici sui quali il Tribunale non ha potuto che focalizzare l’attenzione. Tra questi, anche una pronuncia della Corte di Cassazione la quale ha messo in luce come di fronte ad un’azione giudiziaria nei confronti dell’amministratore nell’esercizio delle sue funzioni, servisse l’ok della maggioranza dei condomini. In questo caso invece ci si trovava di fronte ad una querela di una sola persona.
Il giudice Antonio Catricalà ha così prosciolto l’imputato per assenza di una condizione di procedibilità in base all’articolo 129 del codice di procedura penale.
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