di TERESA ALOI
Era stato trovato carbonizzato all’interno della propria auto a San Giovanni di Gerace.
Vincenzo Cordì, cameriere di Marina di Gioiosa, era scomparso la sera di San Martino dello scorso anno ma prima di morire avrebbe perso o fatto cadere il proprio cellulare fuori dall’auto poi distrutta dalle fiamme.
Ed era stato su quel telefono, anche se più volte bagnato dai temporali di quei giorni ma ancora in buono stato, che si era concentrata l’attenzione degli investigatori. Dal cellulare si sarebbe potuto infatti risalire agli ultimi messaggi e telefonate che l’uomo aveva inviato o ricevuto: dettagli utili per arrivare ad identificare gli autori dell’omicidio.
Il movente ndranghetistico, fu escluso quasi subito e gli investigatori si concentrarono sulla vita privata dell’uomo che era sposato con due figli. L’uomo, era stato visto in un bar alle ore 17.00 circa prendere un caffè, successivamente il rientro a casa a Marina di Gioiosa, poi secondo quanto venne riferito ai carabinieri dai familiari l’uomo sarebbe riuscito di casa alle ore 20.00 per non farvi più ritorno.
Oggi, la svolta nelle indagini (LEGGI QUI) con l'arresto della moglie BRESCIA Susanna, e del figlio e dell’amante della donna, rispettivamente SFARA Francesco e MENNITI Giuseppe.
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