Brugnano (FSP): “Il bilancio della Questura?una favoletta per bambini”

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images Brugnano (FSP): “Il bilancio della Questura?una favoletta per bambini”
Giuseppe Brugnano
  31 gennaio 2020 10:00

“Non possiamo che condividere totalmente l’analisi fatta dai colleghi del Siulp sul bilancio sociale illustrato dal questore di Catanzaro, Amalia Di Ruocco, sulle attività messe in campo dalla Polizia di Stato nel corso dello scorso anno. Quanto dichiarato, in conferenza stampa, dalla Di Ruocco corrisponde ad una favoletta per bambini, il vero bilancio che dovrebbe venir fuori è quello di un questore che ha raso al suolo la dignità dei poliziotti.”

Lo afferma Giuseppe Brugnano, segretario nazionale del Sindacato di Polizia Fsp – la Federazione Sindacale di Polizia – a seguito della conferenza stampa sul “bilancio sociale” della questura. “Ancora una volta – continua Brugnano – si cerca di tramutare la realtà in cui si vive all’interno dell’habitat Polizia della provincia di Catanzaro con risultati conseguiti dallo sforzo enorme fatto da tutti i poliziotti. La realtà completa sul bilancio sociale della questura catanzarese, però, è quello di un’apparato questura in totale sofferenza per un vertice totalmente inadeguato ed inefficiente nei rapporti con i poliziotti. Una “verità non verità” quella che esce fuori da questo bilancio sociale, sia sotto l’aspetto prettamente tecnico sia sotto il dato più ampio della vivibilità lavorativa dei poliziotti. Un questore che ha il coraggio di affermare che alcune articolazioni della questura rappresentano il primo tassello d’investimento per la stessa questura ma omette di dire che non è stato mai fatto alcun tipo di investimento per programmare interventi concreti e proiettati nel tempo in alcun settore. Una gestione della questura, con il metodo Di Ruocco, frutto di una continua rincorsa all’improvvisazione e al tamponamento alle emergenze che fa uscire un quadro preoccupante e desolante non solo per i poliziotti ma, ahinoi, per l’intera cittadinanza. Non è la prima volta che denunciamo la decontestualizzazione di questo questore, conosciuto dai vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni, per i tristi ricordi lasciati anche nelle precedenti questure che ha gestito come Rovigo e Teramo, anzi nel corso del tempo ogni tipo di denuncia sindacale fatta è diventata oggetto di “vendetta” al momento opportuno. Ultima su tutte – incalza il segretario nazionale del Sindacato di Polizia – anche l’assenza dell’amministrazione ad una festa storica per il Sindacato e di riflesso per la Polizia di Stato come la “Befana del Poliziotto” solo perché svolta in un periodo di campagna elettorale, come se avessimo deciso noi che la data delle elezioni regionali dovesse essere venti giorni dopo del giorno dell’Epifania. La Di Ruocco ha letteralmente un’idea distorta di quelle che sono le conquiste sindacali fatte dai poliziotti in quasi 40 anni di sindacalizzazione della Polizia di Stato, ha un’idea completamente inversa a quella che è la realtà politica e sindacale in cui vivono i poliziotti da quasi 40 anni, 40 anni di storia sindacale che non possono essere stracciati dal peggior questore che la questura catanzarese possa ricordare. Il questore – conclude Brugnano – prenda esempio da giovani funzionari come il dottor Tocco, ultimo dirigente del Commissariato di Lamezia Terme ed in procinto di partenza, che, anche se con poca esperienza nel condurre un importante ufficio di Polizia, ha lasciato un segnale più che positivo nella comunità lavorativa che in quello di tutta la cittadinanza. Il questore di Ruocco, purtroppo, persegue una linea completamente opposta. Ci piace, altresì, prendere atto che, dalle macerie costruite da questo “altissimo funzionario dello Stato”, si intravede negli intenti un fronte sindacale unito che certamente renderà la vita difficile a lei nel prosieguo del suo disastro amministrativo. A lei ed ai suoi “servi sciocchi”, quei pochi rimasti.”

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