Brugnano (FSP Polizia): "Le parole di Padre Rocco un richiamo etico e civile: è tempo di responsabilità collettiva”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Brugnano (FSP Polizia): "Le parole di Padre Rocco un richiamo etico e civile: è tempo di responsabilità collettiva”

  14 luglio 2025 10:05

“Le parole pronunciate da Padre Rocco Predoti durante l’omelia della Messa di domenica sera nella Parrocchia del Sacro Cuore, nel quartiere Lido di Catanzaro, rappresentano un potente richiamo alla coscienza collettiva e non possono rimanere inascoltate.”
 
Così interviene Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato, all’indomani dell’accorato appello del sacerdote, che ha denunciato con forza il crescente disagio giovanile e il degrado sociale che si manifesta – ormai con drammatica evidenza – soprattutto nelle ore notturne sul lungomare catanzarese.
 
“Quando Padre Rocco si è rivolto ai presenti domandando: ‘Cosa fareste se vedeste vostro figlio cadere in un pozzo?’, e qualcuno ha risposto: ‘Ci butteremmo per salvarlo’, ha replicato con la crudezza che solo la verità sa esprimere: ‘E allora perché tutti si girano dall’altra parte davanti a ciò che accade la notte sul lungomare?’. È una riflessione profonda, che interpella ciascuno di noi, sia come cittadini che come rappresentanti delle istituzioni.”
 
“Le segnalazioni – purtroppo sempre più frequenti – di minori in evidente stato di alterazione, spesso abbandonati a loro stessi, e la presenza costante di gruppi che occupano il territorio ignorando sistematicamente ogni regola di civile convivenza, sono realtà con cui le Forze di Polizia si confrontano quotidianamente. E lo fanno, è bene ribadirlo, con straordinario impegno ma in totale solitudine.”
 
“È ora necessaria una presa di coscienza politica seria e concreta. Il silenzio e l’inerzia non sono più tollerabili. Il Consiglio Comunale di Catanzaro, in tutte le sue articolazioni, deve tornare a esercitare il proprio ruolo di indirizzo, vigilanza e proposta. Tacere per paura o convenienza è un grave errore: affrontare il disagio sociale e giovanile è oggi una priorità morale e istituzionale.”
 
“Chiedo formalmente al Sindaco Nicola Fiorita – prosegue Brugnano – di farsi promotore di un confronto pubblico sul tema, coinvolgendo famiglie, istituti scolastici, parrocchie, associazioni, presìdi di legalità e Forze dell’Ordine. È urgente costruire una rete territoriale coesa, capace di affrontare in modo strutturale una realtà complessa e ormai fuori controllo.”
 
“L’alternativa – conclude Brugnano – è la rassegnazione. Una scelta che non possiamo permetterci. È il momento di un impegno collettivo, per costruire una vera sicurezza partecipata, fondata su legalità, educazione e responsabilità condivisa. Non c’è sicurezza senza educazione, e non c’è futuro senza una comunità che sappia proteggere e guidare i propri giovani. Lo dobbiamo ai nostri figli, al nostro territorio e alla dignità della nostra città.”

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner