
di BRUNO GEMELLI
Talvolta la realtà supera la fantasia. È il caso di un esponente catanzarese della destra che ha rimproverato il sindaco della sua città per aver usato l’espressione, «adelante, vamos». LEGGI QUI
Questo siparietto estivo, che rimanda a istinti mai sopiti, ricorda una gag che l’autore, Vincenzo Salemme, ha riportato sia al teatro che al cinema.
Sulla scena l’attore Maurizio Casagrande, nella parte di volta in volta del notaio o dell’avvocato, ha la maledetta idea di pronunciare, come un intercalare, la parola spagnola “abla”, cioè, tradotto, “parla”. Basta questo qui pro quo per innescare un comico e prolungato malinteso, nel quale i suoi compagni di scena, gli attori Carlo Buccirosso ed Enzo Salemme, insistono nel considerare l’interlocutore (Casagrande) uno spagnolo vero nonostante le ripetute proteste dell’interessato.
Una sorta di grammelot alla Dario Fo, in salsa partenopea.
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