Bufera sul voto nel Circolo PD di Soverato: Pitaro denuncia brogli e presenta ricorso

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L'avvocato Francesco Pitaro
  27 giugno 2025 10:33

Si accendono le tensioni all’interno del Partito Democratico catanzarese dopo le operazioni di voto tenutesi il 27 giugno 2025 nel Circolo PD di Soverato. L’avvocato Francesco Pitaro, candidato alla segreteria provinciale del partito, ha presentato un formale ricorso alle Commissioni di Garanzia provinciale e regionale del PD, chiedendo l’annullamento delle elezioni per presunte gravi irregolarità nello svolgimento del voto.

Secondo quanto denunciato nel documento firmato da Pitaro, la convocazione ufficiale prevedeva l’apertura dei seggi alle ore 10:30, ma con una decisione comunicata via WhatsApp alle ore 8:12, la Commissione di Garanzia avrebbe autorizzato l’anticipo dell'apertura del seggio alle 8:30, senza un preavviso congruo e soprattutto senza informare la rappresentante di lista dello stesso Pitaro, Rossana Neri, regolarmente nominata per vigilare sulle operazioni di voto.

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La situazione si è ulteriormente complicata quando, alle ore 8:35, la rappresentante della lista di Pitaro si è recata presso la sede elettorale – che, secondo quanto si legge nel ricorso, coincideva con la segreteria politica del consigliere regionale Ernesto Alecci, sostenitore del candidato avversario Gregorio Gallello – e ha trovato già 29 persone che avevano espresso il proprio voto. Un numero che, per il ricorrente, sarebbe materialmente impossibile da raggiungere in soli cinque minuti.

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Il documento denuncia inoltre che: "non è stata effettuata alcuna presentazione delle mozioni dei candidati, come previsto dal regolamento; la Commissione di Garanzia avrebbe operato in modo parziale e opaco, venendo meno ai principi di trasparenza; l’intero procedimento elettorale sarebbe stato viziato da irregolarità sostanziali, tali da comprometterne la validità".

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Gravi anche gli episodi riportati nel ricorso a carico del consigliere Alecci, che avrebbe rivolto parole sminuenti alla rappresentante di lista di Pitaro, invitandola a “fare un bagno” e sottolineando che si trovava “in casa sua”.

Alla luce di quanto esposto, Pitaro chiede l’immediato annullamento del voto nel Circolo di Soverato e si riserva di presentare una querela alla Procura della Repubblica di Catanzaro, ipotizzando l’esistenza di veri e propri brogli elettorali e gravi violazioni democratiche.

“La trasparenza e la legalità – si legge nella conclusione del ricorso – sono i fondamenti stessi di ogni processo democratico. Ciò che è avvenuto a Soverato lede profondamente non solo i diritti del candidato, ma l’intera credibilità del Partito Democratico.”

L’attenzione ora è tutta rivolta alle decisioni che saranno prese dalle Commissioni di Garanzia e agli eventuali sviluppi giudiziari, in un momento in cui il partito si trova chiamato a rinnovare i propri vertici e ricostruire la fiducia interna.

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