Bullismo e cyberbullismo: tour dell'associazione Anget nelle scuole del Catanzarese

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  27 febbraio 2023 12:49

I fenomeni del bullismo e del cyberbullismo si concretizzano in episodi di violenza lesivi dei diritti inviolabili riconosciuti e garantiti all'uomo, in particolare del valore fondamentale della dignità della persona.

Si è concluso qualche giorno fa un tour de force, nelle varie scuole, sul bullismo e cyberbullismo che ha visto impegnati vari personaggi esperti nel settore a spiegare ai ragazzi delle scuole le conseguenze che può provocare questa forma di violenza sia a chi lo mette in atto e sia a chi lo subisce. L'Associazione d’Arma ANGET come sempre non rimane insensibile e mette tutta la sua professionalità attraverso un team di professionisti, guidati dal Tenente Com.Cri Gaetano Rocco Faga Presidente della stessa Associazione, che li vede impegnati all'interno delle classi dell'Istituto comprensivo di Maida, ormai da più di 2anni, portare le proprie esperienze e il proprio sapere a disposizione dei ragazzi affinché possano capire cosa significa infierire sul compagno solo magari per apparire agli occhi dei compagni più forte. 

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Talvolta, le azioni offensive possono essere perpetrate anche senza l’uso delle parole o del contatto fisico: beffeggiando qualcuno, con smorfie o gesti sconci, escludendolo intenzionalmente dal gruppo o rifiutando di esaudire le sue richieste. Di questo e di molto altro è stato teatro di comunicazione e di confronto con i ragazzi delle classi superiori di 1° grado qualche giorno fa. Tante domande fatte dai ragazzi agli ospiti presenti.

Il Tenente, Presidente dell'associazione d’Arma ANGET, con il suo intervento, ha voluto sottolineare "l'importanza della comunicazione in famiglia, della fiducia che ci deve essere tra scuola e famiglie affinché questo fenomeno muoia sul nascere nel momento in cui colpisce i nostri figli. Perché ogni ragazzo che subisce atti di bullismo è una sconfitta per noi adulti".

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Un'altra strategia adottata dal team ANGET nelle classi è stata il role play. Si tratta di coinvolgere i ragazzi in una sorta di breve rappresentazione teatrale, una simulazione, per esplorare emozioni, motivazioni e vissuti da diverse angolature: quella del bullo, del bullizzato, del testimone. Questa attività, come suggerito anche nell'ambito della Campagna europea antibullismo (e-abc.eu), consente di simulare situazioni reali aiutando a mettersi nei panni dell'altro, a comprendere le emozioni della vittima, a far emergere anche il ruolo di chi osserva senza far nulla.

Il bullismo fa male, a chi lo subisce e a chi lo esercita. Se la scuola è palestra di vita, proprio tra i banchi di scuola gli  alunni dovrebbero imparare il valore della solidarietà, della cooperazione, dello stare insieme rispettando gli altri, gestendo al meglio e mettendo al bando prepotenze, offese, derisioni, minacce e aggressioni. 
Bisogna infatti far distinzione dalle azioni che vengono commesse, dalla violenza vera e propria, cosicché si possano intercettare i segnali di bullismo e bloccare sul nascere certi comportamenti. 

Quindi bisogna porsi in ascolto e osservare le interazioni dei propri alunni . 

La giornata si è conclusa con un mini concerto in lingua Lis musicale, dalla dottoressa Mezzatesta, con canti che parlano proprio di questi atti da condannare e nello stesso tempo aiutare tutti i ragazzi perché il mondo è meraviglioso e va vissuto con tutti i colori possibili!

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