Bullismo e cyberbullismo: un allarme anche in Calabria

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images Bullismo e cyberbullismo: un allarme anche in Calabria

  27 giugno 2025 16:21

“A Beautiful Mind” in prima linea con la sua rete educativa. Il progetto del Centro Calabrese di Solidarietà, finanziato da Con I Bambini, punta a fornire alle famiglie e agli adolescenti gli strumenti per affrontare situazioni di disagio

In un’Italia che vede aumentare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo, la Calabria si distingue per una leggera controtendenza. Secondo l’ultimo report ISTAT, presentato ieri e relativo a dati 2023, il Mezzogiorno evidenzia numeri leggermente inferiori rispetto al Nord, dove il 22% dei giovani subisce episodi vessatori in maniera continuativa. Ma la differenza non deve ingannare: il disagio è diffuso anche nel nostro territorio, spesso sommerso, silenzioso, invisibile.

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In risposta a questa emergenza educativa, il progetto "A Beautiful Mind", promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, si pone come presidio fondamentale per il contrasto al disagio psicologico e alla povertà educativa tra gli adolescenti nella provincia di Catanzaro.

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Un adolescente su cinque subisce bullismo in modo continuativo

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Il rapporto ISTAT evidenzia che il 21% dei ragazzi italiani tra gli 11 e i 19 anni è vittima di bullismo più volte al mese; l’8% addirittura più volte a settimana. E il cyberbullismo, amplificato dall’uso pervasivo della rete, colpisce il 34% dei giovani, con un’incidenza maggiore tra i maschi (8,9% contro 6,6% delle femmine). Una sofferenza che assume contorni più acuti tra gli 11-13enni e tra i ragazzi stranieri, con picchi tra i minori di origine rumena e ucraina.

 

Una rete familiare più solida al Sud? La risposta è nel welfare di prossimità

Nel commentare i dati, la ministra Eugenia Roccella ha sottolineato come la minore incidenza del bullismo al Sud sia anche frutto della «resistenza delle reti parentali», un tessuto di relazioni familiari più stretto rispetto al Nord. Ma avverte: «Non possiamo tornare indietro. Dobbiamo creare un welfare di prossimità, con centri per la famiglia che fungano da punti di orientamento e supporto diffuso».

Un’esigenza che “A Beautiful Mind” ha colto in pieno, anticipando con sensibilità e conoscenza del territorio la necessità di costruire spazi educativi e relazionali non medicalizzati, aperti ai giovani e alle famiglie: «La lettura dei dati ci dice che è importante fornire strumenti per affrontare questo tipo di questioni anche alle famiglie: la fascia di giovani tra 11 e 13 anni è quella che per la prima volta affronta realmente la cosiddetta “relazione tra pari” e, al netto del ruolo che gli educatori scolastici possono svolgere, la famiglia deve essere in grado di cogliere i segnali del disagio e anzi prevenire situazioni di difficoltà», spiega Andrea Barbuto, sociologo e coordinatore del progetto.

 

A Catanzaro nasce uno spazio per crescere: il Centro diurno di via Fontana Vecchia

Fulcro del progetto è il Centro diurno non medicalizzato attivo nel Centro Polivalente di via Fontana Vecchia, a Catanzaro, che da settembre sarà aperto per tre pomeriggi a settimana. Qui, minori tra gli 11 e i 18 anni in situazioni di fragilità possono trovare attività culturali, sociali e di supporto allo studio, affiancati da un’équipe multiprofessionale.

Accanto ai ragazzi, anche le famiglie: il progetto prevede percorsi formativi per genitori, insegnanti, educatori e operatori sociali, per rafforzare la capacità della comunità educante di riconoscere i segnali di disagio e agire precocemente.

 

La risposta calabrese: dalla fragilità alla bellezza della mente

Con il coinvolgimento dell’Assessorato comunale alle Politiche sociali, delle scuole del territorio e dell’Unità di Neuropsichiatria Infantile dell’ASP di Catanzaro, il progetto punta a diventare un modello replicabile e stabile nel tempo. È un’iniziativa che restituisce dignità ai giovani e responsabilità alla comunità.

Oggi, più che mai, serve una comunità che ascolta. Una comunità che non lascia soli i più giovani quando diventano bersaglio del branco o vittime del silenzio. Serve una Calabria che crede nel potenziale di ogni ragazzo, anche quando vacilla.

 

Per ulteriori informazioni saranno a breve disponibili il sito internet del progetto – www.progettoabeautifulmind.it –, il blog ufficiale percorsiconibambini.it/abeautifulmind e i relativi profili sui social network. Intanto è già attivo l’indirizzo e-mail prevenzione@ccscatanzaro.it.

 

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