Buoni pasto alla Dulbecco, il Tribunale dà ragione a un infermiere e condanna l'ospedale

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Ospedale Pugliese Catanzaro
  04 marzo 2025 12:05

Riconosciuto il diritto ai buoni pasto per un infermiere dell' Azienda Ospedaliera "Renato Dulbecco" di Catanzaro.

Una sentenza importante in materia di diritti dei lavoratori: il Tribunale del Lavoro di Catanzaro ha riconosciuto il diritto ai buoni pasto per un dipendente ospedaliero, accogliendo il ricorso presentato dall'avv. Alessio Russo e Valentina Funaro del Foro di Catanzaro

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La vicenda ha avuto origine dalla mancata erogazione dei buoni pasto da parte dell'Azienda Ospedaliera "Renato Dulbecco" di Catanzaro (già "Pugliese Ciaccio) nei confronti del dipendente, il quale aveva svolto turni lavorativi eccedenti le sei ore giornaliere (articolati dalle 7:00 alle 14:00, dalle 14:00 alle 21:00 e dalle 21:00 alle 7:00 per un determinato periodo e successivamente dalle 7:30 alle 14:00, dalle 13:30 alle 20:00 e dalle 20:00 alle 7:30), spesso in orari dunque incompatibili con il consumo del pasto presso la propria abitazione.

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Il Tribunale, richiamando la normativa del CCNL e la giurisprudenza della Corte di Cassazione, ha riconosciuto il diritto del ricorrente alla fruizione dei buoni pasto dal 2022, condannando l'Azienda al pagamento di una somma a titolo di danno patrimoniale subito in conseguenza dell' omessa erogazione degli stessi, oltre interessi.

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La sentenza n. 239/2025, emessa dal giudice del lavoro di Catanzaro, si fonda su un'interpretazione rigorosa delle norme contrattuali del comparto sanità, confermando il principio secondo cui il diritto alla pausa e alla mensa non può essere disatteso dal datore di lavoro. Un riconoscimento che ribadisce il valore della giustizia nel garantire condizioni lavorative dignitose.

Gli avvocati che hanno seguito il caso, hanno dimostrato come il lavoratore, impegnato in turni superiori alle sei ore giornaliere, non avesse potuto usufruire della pausa pranzo né di modalità alternative al pasto, ottenendo il riconoscimento del diritto ai buoni pasto per il suo assistito. La decisione rappresenta un precedente importante per tutti i dipendenti del settore sanitario,

L'importanza della sentenza risiede nel fatto che ribadisce l'obbligo delle aziende, anche nel settore pubblico, di garantire ai dipendenti condizioni di lavoro adeguate, come il diritto alla pausa pranzo quando l'orario supera le sei ore giornaliere. La decisione segna un precedente importante per tutti i lavoratori in situazioni simili, evidenziando come la tutela dei diritti individuali debba prevalere anche in un contesto organizzativo complesso come quello sanitario. Un passo significativo per il benessere psicofisico dei lavoratori e per il rispetto delle normative contrattuali.

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