Buoni spesa Covid. Scovati nuovi 46 "furbetti" a San Roberto e Santo Stefano in Aspromonte

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Guardia di Finanza
  24 novembre 2021 09:30

  I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziaria a tutela della spesa pubblica, stanno proseguendo i controlli nei confronti dei soggetti percettori dei cosiddetti “buoni spesa Covid-19”, erogati dai Comuni della Provincia e destinati alle famiglie in evidente stato di bisogno e maggiormente colpite dagli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria in atto. In particolare, le attività ispettive della Compagnia di Villa San Giovanni hanno permesso di accertare, nelle ultime settimane, che 46 nuclei familiari, residenti nei comuni di San Roberto e Santo Stefano in Aspromonte, hanno dichiarato di trovarsi in condizioni di difficoltà economica ovvero di indigenza, tali da non consentire nemmeno il minimale approvvigionamento di generi alimentari e di prima necessità, ottenendo indebitamente il sussidio economico, per un danno alle casse degli enti comunali pari a complessivi euro 6.104,55.

È emerso, infatti, che uno o più componenti dei nuclei familiari controllati, a seconda dei casi, avevano: ricevuto lo stipendio, anche per cospicui importi, a fronte di rapporti d’impiego regolari, percepito il Reddito di Cittadinanza, l’indennità di disoccupazione o altre prestazioni sociali agevolate oppure alterato il proprio stato di famiglia indicando soggetti fittizi o non residenti per incrementare la somma da percepire.

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All’esito delle attività svolte sono state irrogate sanzioni amministrative, per indebita percezione di erogazioni pubbliche, per complessivi 18.313,65 euro e sono stati segnalati i trasgressori ai rispettivi enti comunali, al fine di avviare il consecutivo recupero delle somme indebitamente percepite. Le attività di servizio della Compagnia di Villa San Giovanni eseguite in tale specifico settore hanno consentito, finora, di accertare l’erogazione illegittima di complessivi 32.654,55 euro nei confronti di 135 persone, a danno delle casse dei comuni. Tali attività di controllo testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza nell’azione di contrasto ad ogni forma di illecito a danno della spesa pubblica, al fine di prevenire e reprimere, in un periodo di grave crisi economica causata dall’emergenza sanitaria legata al diffondersi del Covid-19, le fattispecie di indebita percezione, frode e malversazione delle risorse pubbliche, che generano iniquità e minano la coesione sociale. 

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