"Dopo 25 anni arriverà una riforma tanto attesa dai calabresi. Attualmente stiamo attivando tutte le procedure per rendere Sorical una società in house per dare una risposta a quello che ci chiede l'Europa da tanti anni". È quanto afferma il Commissario liquidatore della Sorical Cataldo Calabretta. "La Calabria è l'ultima regione a non aver attivato il servizio idrico integrato, la società una volta pubblica si occuperà di depurazione e della raccolta delle acque reflue. In questo modo - ha affermato il Commissario - il soggetto gestore del servizio idrico in Calabria avrà il contatto diretto con i cittadini e evitando l'intromissione del Comuni".
"In questi anni molti Comuni calabresi hanno vissuto il dramma del dissesto in virtù del debito con la Sorical. Sistemando la condotta calabrese e soprattutto sistemando la rete idrica riusciremo a fornire un servizio efficace ed efficiente.
I calabresi devono però essere educati all'utilizzo dell'acqua. Se in molti comuni manca l'acqua è colpa del cattivo uso che se ne fa. Molto spesso - ha proseguito Calabretta - l'acqua potabile che arriva nelle case per uso civico viene destinata anche ad uso non civico. Però - ha concluso il Commissario della Sorical- se puntualmente vengono commesse irregolarità con allacci abusivi, non è poi colpa della Sorical se manca l'acqua".
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