Calabria in bilico tra il rosso e l'arancione: Rt in calo ma è alto il dato sui ricoveri in area medica

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I dati provvisori della Regione fanno emergere un indice di contagiosità sotto 1. Nella giornata di domani la decisione della Cabina di Regia. L'incidenza cumulativa a 138,27 casi per mille abitanti

  08 aprile 2021 21:44

di GABRIELE RUBINO

La Calabria è in bilico tra il rosso e l’arancione. La decisione sarà assunta domani nell’ambito del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, i cui dati saranno poi sottoposti alla valutazione della Cabina di Regia. I dati provvisori dell’indice di contagiosità trasmessi oggi dalla Regione avrebbero fatto segnare un miglioramento dell’indice di contagiosità. Il valore dell’Rt dovrebbe essere di poco al di sotto di 1 (a 0.93), mentre nell’ultimo report era nettamente al di sopra (a 1.33 il puntuale e a 1.29 quello medio). Un dato in apparente controtendenza rispetto all’andamento dei contagi. Infatti, nella settimana di riferimento del monitoraggio di domani (dal 29 marzo al 4 aprile) si è comunque registrato un complessivo aumento dei casi positivi (così come del numero dei tamponi). Resta però preoccupante il dato dell’occupazione dei posti letto di area medica, ormai da settimane al di sopra della soglia di allerta del 40%. Se negli ultimi giorni si è arrivati al 48%, nel periodo di riferimento non si è scesi al di sotto del 42% ma con punte del 46%.

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LE ORDINANZE E I QUATTORDICI GIORNI- La collocazione nella fascia rossa o in quella arancione sarà anche una disputa tecnica. La Calabria è entrata nella fascia con le misure più restrittive con una prima ordinanza del ministro Speranza entrata in vigore dal 29 marzo e con una durata fino al 6 aprile. Sulla base dei dati della settimana scorsa ne è arrivata un'altra da quattordici giorni che produceva effetti dal 5 al 19 aprile. Tuttavia, con un'ordinanza pasquale, il presidente facente funzioni Nino Spirlì (recependo le misure del nuovo decreto che prevedeva il ritorno in classe fino alla prima media) aveva dilatato le due settimane della zona rossa dal 7 al 21 aprile. Ovviamente, come precisato nella stessa ordinanza ministeriale, il periodo di quattordici giorni è modificabile: 'salvo nuova classificazione'. Il valore più basso nell'intervallo della stima dell'Rt puntuale della settimana precedente era inferiore a 1.25 (a 1.23). Se l'ulteriore calo sarà confermato, almeno per quanto riguarda i parametri dell'indice di contagiosità si potrebbe richiedere il passaggio all'arancione. Ma la Cabina di Regia non valuta solo questo ai fini dell'indicazione dello scenario di trasmissibilità e della classificazione complessiva del rischio. Si parte da uno scenario di tipo 2 con rischio alto. 

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L'INCIDENZA CALA DOPO TRE SETTIMANE DI INCREMENTO- Un parametro che non ha mai preoccupato, a differenza di altre regioni, è invece l'incidenza cumulativa settimanale. La soglia di allerta sono i 250 casi per 100 mila abitanti, circostanza che per decreto fa scattare la zona rossa. Dopo tre settimane di salita, questo dato cala in Calabria. L'incidenza su scala regionale, aggiornata all'8 aprile, è pari a 138,27 casi per cento mila abitanti, sette giorni fa era sopra 140. A livello provinciale l'incidenza maggiore resta nel Crotonese (237,27). Seguono il Cosentino (154,53), Catanzarese (127,38) e il Reggino (113). Più tranquilla la situazione nel Vibonese (69,16).  

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