Calabria resta zona arancione: le regole su spostamenti, asporto e negozi

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Calabria zona arancione
  23 gennaio 2021 02:34

La Calabria resta zona arancione. Pur essendo diminuita complessivamente la valutazione del rischio (adesso 'basso'), l'Rt è 1,02. L'ultimo decreto del governo fa scattare quasi in automatico (con indice di contagiosità superiore a 1) l'applicazione delle misure previste dall'articolo 2 dell'ultimo Dpcm, cioè la zona arancione. L'ultima ordinanza del ministro della Salute è dell'8 gennaio e produceva effetti dal 10. Domenica saranno due settimane di arancione e così sarà almeno per un'altra decina di giorni. Stando all'ultimo report dell'Iss, l'incidenza settimanale di casi Covid ogni 100 mila abitanti è pari a 98,87. Fra le più basse in Italia, ma lontana dalla fatidica soglia di 50 quanto scatterebbe la zona bianca.  

SPOSTAMENTI LIBERI ALL'INTERNO DEL PROPRIO COMUNE, SOLO PER COMPROVATE ESIGENZA FUORI- Sono già in vigore le misure previste dal decreto legge 'cornice' pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 gennaio che prevede la stretta sugli spostamenti verso altre regioni e (anche) per le aree arancioni la possibilità di dirigersi verso un'abitazione privata, all'interno dello stesso comune, in massimo due persone (a cui non si conteggia un minore di 14 anni o una persona non autosufficiente). La deroga alle visite a parenti e amici è accompagnata dalla possibilità per chi vive nei piccoli comuni, quelli sotto i 5 mila abitanti, di spostarsi verso altri nel raggio di 30 chilometri purché la destinazione non sia un capoluogo di provincia. Nella Calabria collocata in area arancione troveranno applicazione le misure del nuovo Dpcm firmato da Giuseppe Conte. Gli spostamenti all'interno del proprio comune non necessitano dell'autodichiarazione, mentre per spostarsi verso altri dovranno esserci le comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune (ad esempio andare a fare acquisti fuori da un comune senza un negozio con determinati generi). Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Negli spostamenti all'interno del proprio comune resta il coprifuoco dalle 22 alle 5.

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ASPORTO FINO ALLE 18 PER I BAR SENZA CUCINA E GLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE- Vietata la consumazione a tavolo, sarà possibile l'asporto per i bar senza cucina e gli esercizi di somministrazione di bevande soltanto fino alle 18. La misura anti-movida non si applica a ristoranti o bar con cucina che potranno fare l'asporto fino alle 22, pur vietando la consumazione sul posto o nelle adiacenze. Questo il testo del Dpcm: "Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22:00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 e 47.25 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18:00. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro".

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SCUOLE- Sulle scuole il Dpcm prevede per le scuole secondarie di secondo grado (superiori) il ricorso alla didattica in presenza da un minimo del 50 a un massimo del 75%. Tuttavia, resta la misura più restrittiva dell'ordinanza regionale (parte non sospesa dal Tar e dal Consiglio di Stato) che attiva la didattica a distanza al 100% fino al prossimo 31 gennaio. 

APERTI I NEGOZI AL DETTAGLIO, MA RESTANO LE CHIUSURE NEI CENTRI COMMERCIALI NEL WEEKEND- I negozi al dettaglio restano aperti, tuttavia nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie

NIENTE MOSTRE E MUSEI, ANCORA CHIUSE PALESTRE E PISCINE- In area arancione sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti (attivati in area gialla), ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.

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