Calabria Verde, i dubbi sulla delibera che "prende tempo" sulla nomina del dirigente al Bilancio. Scatta la diffida della dipendente con i requisiti giusti

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  24 aprile 2020 15:10

di STEFANIA PAPALEO

“…E’ invece possibile differire l’individuazione di una figura amministrativa che sovrintendi al Settore pianificazione, Programmazione, Controllo di Gestione e Bilancio non rilevando competenze specifiche tra l’attuale personale aziendale”. E’ stato leggendo questa parte di una delibera del 10 aprile 2020 che la dipendente di Calabria Verde, Valentina Galizia, ha fatto un salto dalla poltrona. Per poi imboccare l’uscio di uno studio legale tirando fuori la sua partecipazione e ammissione a un bando pubblico per la nomina di dirigente in questione del febbraio dello scorso anno e che, successivamente, è stato “illegalmente e stranamente revocato”, afferma l’avvocato Pino Pitaro in una diffida già inoltrata all’Azienda Calabria Verde (in persona del Commissario Straordinario, il generale Aloisio Mariggiò), alla Regione Calabria e al Dipartimento Agricoltura Regione Calabria (in persona dell’Assessore in carica, Gianluca Gallo), per chiedere di revocare o annullare la Delibera n. 137/2020, “immediatamente e senza indugio e comunque entro e non oltre 48 ore da oggi”, nella parte in cui, “sul presupposto totalmente falso”, si differisce circa la scelta del Dirigente da nominare.

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Secondo il legale, infatti, la statuizione “incriminata” è in toto falsa, dal momento che esiste nell’organico dell’Azienda Calabria Verde la Dott.ssa Galizia e che la stessa è assolutamente dotata di specifica competenza relativamente al Settore Pianificazione, Programmazione, Controllo di Gestione e Bilancio, essendo la stessa Laureata in Economia e Commercio, dottore commercialista e iscritta all’Ordine dei Commercialisti di Catanzaro, Revisore Legale ed iscritta all’Albo dei Revisori Legali.

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L’avvocato Pitaro, poi, punta sul bando al quale la Galizia era stata già ammessa a partecipare, con nota prot.n. 1776 del 01/02/2019, a firma del Dirigente delle Risorse Umane Caligiuri, con la seguente motivazione: “Sulla base delle verifiche effettuate e, in particolare, di quanto riportato nell’istanza e nel curriculum, a carico della S.V. non si rilevano, allo stato, motivi di esclusione dalla selezione in atto. La S.V., infatti, risulta: a) Riunire i requisiti generali per l’ammissione alla selezione; b) Riunire i requisiti specifici per l’ammissione alla selezione”.

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Ragion per cui, fa notare il legale, l’Azienda Calabria Verde, essendo in possesso del curriculum vitae della sua assistita e già valutato al 2019, può ben sapere come lo stesso sia “ancor di più confacente al servizio da svolgere nel settore Bilancio dell’Azienda – scrive l’avvocato pitaro nella diffida - proprio perché la mia assistita si è occupata negli ultimi mesi dello studio e dell’esame di Bilanci Pubblici”. Da qui la convinzione del legale che “sussiste nel caso di specie una perspicace volontà e intenzionalità dolosa di “CANCELLARE” totalmente la mia assistita e il suo ricco e specializzato curriculum dalla pianta organica dell’Azienda, come se la dott.ssa Galizia si fosse volatizzata nel nulla. Ed è, contestualmente, lapalissiano come l’Azienda Calabria Verde voglia mortificare una seria e straordinaria professionalità per avvantaggiare probabilmente un soggetto esterno, il cui nome già peraltro circola da giorni nei corridoi della Cittadella Regionale”.

E qui scattono le insinuazioni più pesanti del legale, che ricorre poi alle norme di legge per chiarire che “sul punto  la Legge e tutta la Giurisprudenza consolidata, non ultima l’Ordinanza cautelare resa inter partes dal Tribunale di Catanzaro pochi mesi addietro sulla nomina del Dirigente della Protezione Civile calabrese, affermano che prima di “pescare” all’esterno un Dirigente occorre guardare all’interno e valutare i curricula del personale interno”. Ecco perché ora l’invito al commissario Mariggiò, al Presidente della Giunta Regionale della Calabria e all’Assessore Regionale all’Agricoltura, nella loro qualità di Soggetti Vigilanti, è quello di procedere con la Revoca/Annullamento della delibera n.137 del 10/04/2020 “nella parte in cui “cancella” la mia assistita quale dipendente dell’Azienda Calabria Verde, e contestualmente a Procedere alla nomina della mia assistita nel ruolo di Dirigente a tempo determinato nel Settore Pianificazione, Programmazione, Controllo di Gestione e Bilancio dell’azienda Calabria Verde, con l’avvertenza che, in mancanza, sarà adita la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei diritti e degli interessi e dell’immagine della mia assistita, con contestuale richiesta ai singoli soggetti autori del misfatto, di pagamento di tutti i danni patiti e patiendi e quantificati fin da ora in euro 200 mila”.

 

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