Calabria zona rossa. Granato (Alternativa c’è-Misto): “Spirlì permetta di riaprire parrucchieri ed estetisti, non pensi solo alle tolettature”

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images Calabria zona rossa. Granato (Alternativa c’è-Misto): “Spirlì permetta di riaprire parrucchieri ed estetisti, non pensi solo alle tolettature”
Bianca Laura Granato
  06 aprile 2021 13:18

 “Nella nostra regione, che resta sempre indietro in ogni classifica e graduatoria anche quando si tratta di adeguarsi a provvedimenti discutibili, succede che si fa a gara per invocare - e ottenere - una ordinanza per tenere aperte le attività di toelettatura per animali di compagnia in Zona Rossa. Ma non si spende una parola per parrucchieri ed estetisti. E non che le acconciature nei nostri amici a quattro zampe siano meno importanti di una bella messa in piega. Ironia a parte, c’è da indignarsi davanti al fatto che i titolari di queste attività debbano rimanere chiusi: a tutela di clienti e dipendenti, si sono dotati di tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettosi delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie”.

E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (Alternativa c’è-Misto).

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“I saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non hanno rappresentato fonte di contagio proprio in virtù delle modalità organizzative che hanno adottato lavorando su appuntamento e non generando assembramenti. Allora – afferma ancora Granato – perché non aprire una concreta riflessione su fatto che parrucchieri ed estetisti dovrebbero essere aperti anche in zona rossa, per contrastare il fenomeno dell’abusivismo sempre più dilagante ma anche e soprattutto per sottolineare una volta di più quanto questi negozi siano sicuri? Siamo contenti che attività come quelle che si occupano della tolettatura degli animali domestici possano riaprire, ma vista l’ordinanza che proroga la Zona Rossa al 21 aprile, dovremmo allargare il raggio d’azione ad altre imprese che sono in grado di lavorare in sicurezza: la chiusura di queste attività che hanno già subito lunghe chiusure incassando scarsi ristori rappresenterebbe una condanna a morte per molte imprese del settore. Le imprese non riusciranno a resistere ancora per molto. Il presidente Spirlì – conclude Granato – tra una diretta face book ed una intervista televisiva pensi anche questo”.

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