di FRANCO BRESCIA
Sono stato nella servizio sanitario per 44 anni, di cui, per 38, nella qualità di direttore apicale a livello provinciale, regionale e nazionale. Inoltre, sono stato operativo nel Consiglio Sanitario Nazionale e nella Programmazione Nazionale. Senza considerare tutti gli altri incarichi in commissioni provinciali, regionali e interregionali. Tengo a precisare che le attività in seno al Consiglio sanitario, nella Programmazione nazionale e in tutte le Commissioni citate sono state da me svolte a titolo puramente gratuito e, pertanto, con il rimborso delle sole, relative, spese vive sostenute.
Da queste esperienze ho tratto la netta, oculata convinzione che il peggio che si possa fare nel campo della sanità proviene nel suo affidamento a politici e a persone incompetenti, siano queste rappresentate da generali, giudici o provenienti da altre professioni varie. Purtroppo, nei fatti, non solo in Calabria ma in tutta l'Italia, si è badato agli interessi politici, alle appartenenze varie come le logge massoniche, a mettere in atto sistemi da cui trarre arricchimenti illeciti con il risultato che la gestione della sanità ha subito disastrose conseguenze come questa che sta vivendo attualmente il sistema calabrese e il popolo calabrese.
Proprio in questo ultimo evento io intravedo precise, gravi responsabilità a carico di diverse persone da porre all'esame della magistratura. Chissà quante volte ho denunciato questi avvenimenti su quotidiani e periodici, ma senza esito positivo. Ne ho fatto menzione anche nei miei libri sulla sanità, tra cui in questo che sto portando a termine: "La sanità italiana. Storia, fatti, misfatti ". Sin dalle sue origini. L'altra mia convinzione è che nella sanità e negli altri gangli della pubblica amministrazione nulla cambierà in avvenire anche se mi auguro il contrario da cui tragga benessere l'intero popolo italiano.
Inoltre, considerate le previsioni scientifiche prodotte da ogni parte, il coronavirus si sarebbe ripresentato con virulenza nella stagione autunnale con sua persistenza nei mesi successivi, per cui andavano studiate e messe in atto, in tempo debito, tutte le misure atte a far fronte alle necessità assistenziali provenienti dalla popolazione affetta dal morbo, come la creazione di posti letto per terapia intensiva. Ciò, maggiormente in presenza di disponibilità finanziarie messe a disposizione dal Governo, rimaste invece inutilizzate stante le notizie ricorrenti. Dalla mancanza di provvedimenti ergono precise responsabilità soggettive.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736