Calabria zona rossa. Maria Marino: "Amarezza, solo tanta amarezza!!"

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images Calabria zona rossa. Maria Marino: "Amarezza, solo tanta amarezza!!"
La docente Maria Marino
  07 novembre 2020 22:57

di MARIA MARINO

Giornata particolarmente movimentata quella di oggi: mentre viene scelto il nuovo inquilino della Casa Bianca (se l'altro lo farà entrare!), un capo della sanità in Calabria scopre di esserlo solo davanti ad una telecamera, in una terra con un sistema sanitario che un colabrodo al confronto, potrebbe sembrare una sfera di cristallo da appendere all'albero di Natale (per rimanere nel periodo!)
Ed ecco che l'assemblea degli eletti dal popolo calabrese si riunisce d'urgenza per poter contrastare la decisione del Governo centrale che, così come il mago tira fuori il coniglio bianco dal cappello, ha dichiarato la Calabria "zona rossa", chiudendo le attività commerciali che possano determinare assembramento per tutelare la salute pubblica, chiusura che determinerà purtroppo una gravissima frenata d'arresto ad un'economia regionale già abbastanza fragile di suo.

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Salta la poltrona molto ben pagata del commissario per la sanità e il premier convoca un cdm urgente per la nomina del successore: probabilmente un altro pseudo-manager che sarà retribuito con una montagna di soldi pubblici, con la speranza che legga le funzioni a lui assegnate almeno prima di andare davanti una telecamera, con possibile 'Maria" (non sarò io, beninteso!) bene informata al seguito. L'usciere magari lo fornirà la Calabria. E nel mentre si consumano i soldi, la sanità calabrese si brandellizza a pezzetti sempre più piccoli e i LEA (livelli essenziali di assistenza) della Calabria diventano sempre meno essenziali e sempre meno assistenziali.

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E la gente di Calabria? Si arrangia e combatte, si arrampica come puó, capace, com'é sempre stata, di fare degli specchi la china delle migliori scalate. Insieme alle emigrazioni dei giovani in cerca di lavoro, negli anni é sempre cresciuta anche la migrazione sanitaria da sud a nord; questa volta peró la pandemia rende le cose più complicate, direi impossibili: i malati di covid in Calabria sono molto meno che nelle altre Regioni d'Italia e in questo momento le splendide strutture ospedaliere del nord sono nei guai molto più di quelle Calabresi, per cui dobbiamo arrangiarci... da soli.... come sempre, peggio di sempre: con le attività commerciali chiuse, molti Calabresi oggi non hanno più nemmeno i soldi per curarsi!

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Terra amata ed amara, sfruttata e svenduta al miglior saltimbanco di passaggio, oggi non bastano i tuoi bei rossi tramonti, le tue belle montagne autunnali dorate o i resti e le rovine della gloria che fu, per rasserenare il cuore e cancellare i brutti pensieri dei figli tuoi: oggi, distesa al sole delle tue splendide spiagge, esiste solo la disperazione della tua gente che sotto i palazzi del potere urla con forza tutta la sua rabbia.

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