“Il Presidente della Regione revochi la sospensione delle attività d’asporto per bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Si rischia, se non si rimedia con immediatezza, una polemica al calor bianco che, acuendo il disagio sociale in Calabria al limite della sopportazione, potrebbe sfociare in inconsulte manifestazioni di rigetto”.
Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro che aggiunge: “Questa illogica preclusione senza alcuna finalità degna di una plausibile considerazione contenuta nell’ordinanza della Regione, se non è una svista o l’aggiunta di soppiatto con intenti sadici di qualche burocrate, sembra quasi un abuso provocatorio della pazienza di commercianti in grave sofferenza economica fin dall’inizio della pandemia e che non meritano un trattamento penalizzante e discriminatorio rispetto a quanto accade nelle altre regioni”.
Spiega Pitaro: “Chiederò formalmente con un’istanza al presidente Spirlì che venga rettificata questa parte dell’ordinanza della Regione che recepisce il provvedimento del Ministero della Salute del 26 marzo che dispone la zona rossa anche in Calabria. Sommare divieti ai divieti prescritti dal Governo, per i calabresi (e in questo caso per gli operatori commerciali a cui è proibita fino al 6 aprile l’attività d’asporto) già vessati da uno dei sistemi sanitari più disorganizzati del Paese, sarebbe come aggiungere al danno la beffa”.
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