Il presidente della commissione attività economiche invita il "Governo a non perdere tempo, come purtroppo già successo nei mesi scorsi, nell’erogare gli aiuti alle imprese in difficoltà, velocizzando al massimo l’iter con procedure d’urgenza, anche attraverso il tramite degli enti locali"
06 novembre 2020 15:14“Da oggi e, per almeno i prossimi quindici giorni, la Calabria sarà zona rossa per la scelta del Governo di chiudere la nostra regione a causa della presunta insufficiente tenuta del sistema sanitario rispetto alla seconda ondata di contagi covid. Al di là della ragionevolezza o meno di questa decisione politica, su cui personalità anche più titolate di me si sono già espresse, ritengo che non si possano in alcun modo sottovalutare gli effetti che un provvedimento del genere produrranno sul nostro già fragile tessuto economico e sociale". Così in una nota del Presidente della commissione attività economiche, Antonio Ursino.
"La chiusura delle attività commerciali, così come quelle di ristorazione, - prosegue Ursino - rappresenta una mannaia per i tanti piccoli imprenditori che tengono in vita l’indotto locale e che stavano iniziando a respirare dopo il primo drammatico lockdown. Speranze che, dopo i tanti investimenti sostenuti per mettersi in regola rispetto alle disposizioni anticovid e con una stagione turistica ancora in corso, sono destinate a spegnersi non potendo scorgere all’orizzonte delle possibilità di ripresa.
"La Calabria non merita di pagare lo scotto di una crisi che, alle nostre latitudini, vedrebbe centinaia di famiglie costrette a chiudere le attività per l’impossibilità di sostenerne i costi. Sperando che la zona rossa possa al più presto cambiare colore, e che sulle responsabilità di questa brutta storia si possa comunque fare luce, il Governo è chiamato a non perdere tempo, - conclude - come purtroppo già successo nei mesi scorsi, nell’erogare gli aiuti alle imprese in difficoltà, velocizzando al massimo l’iter con procedure d’urgenza, anche attraverso il tramite degli enti locali. I cittadini e gli operatori sono stufi di subire solo restrizioni senza tempi certi sui ristori che rimangono l’unico appiglio possibile per non mandare a casa decine e decine di lavoratori e salvare il futuro delle nostre attività”.
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