“Sono sorpreso dalle dichiarazioni del ministro Abodi e ritengo che non abbia tutte le informazioni del particolare caso della società Reggina 1914. Siamo pronti a illustrare anche a lui la nostra posizione, così come ne abbiamo riferito a tutti gli organismi federali dello sport e all’autorità giudiziaria, assumendoci anche responsabilità e penalizzazioni”.
E’ quanto afferma Felice Saladini, proprietario del sodalizio amaranto, in risposta ad alcune dichiarazioni che il ministro dello Sport, Andrea Bodi, avrebbe reso nel corso di una iniziativa a Palermo.
La Reggina 1914, rilevata da Saladini lo scorso anno, ieri ha ottenuto dal Tribunale fallimentare di Reggio Calabria un piano di rientro del debito pregresso, prodotto in buona parte dalla precedente gestione. Si tratta di una boccata d’ossigeno necessaria per recuperare sette milioni di euro entro il 20 giugno prossimo e per fare fronte alle spese di iscrizione al prossimo torneo cadetto, alla corresponsione degli stipendi degli ultimi tre mesi ai tesserati e i corrispettivi versamenti previsti dagli obblighi contributivi.
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