di STEFANIA PAPALEO
Si, è vero che accese il fumogeno nel corso della partita di calcio Lega Pro disputata tra la squadra del Crotone e quella della Turris il 10 settembre del 2023. Ma non è vero che lo lanciò in campo, facendolo piuttosto cadere ai suoi piedi. Questo hanno sostenuto i suoi legali, gli avvocati Emilio Coppola del foro di Nola e Alessio Spadafora del foro di Catanzaro, e di questo si sono convinti i giudici del Tribunale dei minorenni che hanno assolto con la formula "perché il fatto non sussiste" un giovane tifoso originario di Torre del Greco dall'accusa di lancio di materiale pericoloso "perché, in qualità di spettatore nel settore ospiti dello stadio Scida, nel corso della partita di calcio Lega Pro disputata tra la squadra del Crotone e quella della Turris, in concorso con altro tifoso maggiore di età e per il quale procede l'AG territorialmente competente, accendeva e lanciava un fumogeno, creando pericolo per le persone ivi presenti".
Intanto, nell'immediatezza dei fatti il Questore di Crotone aveva emesso cinque provvedimenti D.A.SPO a carico di altrettanti giovani tifosi di Torre del Greco per essersi resi responsabili dell’accensione di fumogeni. Da lì seguì la de,uncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone da parte della locale DIGOS che, anche grazie alle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, elaborate dalla Polizia Scientifica, aveva ricostruito l’episodio e individuato i responsabili.
A due tifosi del “ F.C. Turris “ era stato irrogato il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive per la durata di 10 anni, con obbligo di presentazione all’Autorità di Polizia per un periodo di cinque anni, dal momento che agli stessi era già stato notificato analogo provvedimento monitorio emesso dal Questore di Napoli. Per gli altri tre tifosi, il provvedimento ha previsto il divieto di accesso per la durata di 1 anno.
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