"È vergognoso ed inaccettabile che, ancora oggi, dobbiamo constatare che persone le quali, in teoria, dovrebbero spostarsi da una città ad un’altra solo per supportare con il loro tifo la squadra di calcio di riferimento, pongano in essere comportamenti incivili e delinquenziali. È indispensabile che l'autore di tali azioni, già individuato dai colleghi, venga duramente punito e che nei confronti dello stesso siano posti in essere provvedimenti esemplari e permanenti di interdizione da eventi sportivi e manifestazioni pubbliche".
Lo scrive il segretario provinciale generale del Siulp, Gianfranco Morabito
"È la prova ulteriore, che certo non serviva, di come la violenza nei confronti delle Forze dell'Ordine sia praticata nell’arrogante convinzione di non subire conseguenze degne di preoccupazione. Questo è un fatto ormai innegabile, eppure non vediamo alcuna seria contromisura a tanta inciviltà criminale, mentre per i poliziotti andare a svolgere questi servizi d’ordine equivale ad andare in guerra, nel senso dell’assoluta certezza di trovarsi di fronte chi ha giurato loro odio eterno e voluta e convinta volontà di fargli del male”.
"Al collega refertato tutto il sostegno del SIULP catanzarese e gli auguri di una pronta guarigione ma anche e soprattutto, a tutti i poliziotti che ieri hanno svolto il loro servizio, i complimenti per avere individuato ed arrestato con tempismo, nonostante le oggettive difficoltà nei servizi di ordine pubblico, il delinquente autore dell'infausto gesto evitando che si potessero determinare ulteriori e ben più gravi conseguenze ingaggiando scontri con le tifoserie avversarie”.
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