Calunnia, danneggiamento, incendio e atti persecutori: ai domiciliari un 66enne di Polistena

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Foto di archivio della Polizia
  16 settembre 2020 09:24

Nei giorni scorsi gli Agenti della Polizia di Stato della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polistena, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa lo scorso 11 settembre dal GIP presso il Tribunale di Palmi Dott.ssa Manuela Morrone, all’esito di una lunga ed articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi diretta dal Procuratore Dott. Ottavio Sferlazza e curata nello specifico dal Sost. Proc. Dott. Giorgio Panucci.

Gli operatori hanno tratto in arresto CORICA Rocco, cl. 54, identificato quale autore dei reati di calunnia, danneggiamento seguito da incendio e atti persecutori, poiché tra il 2017 ed il 2019, aveva inviato una serie di esposti anonimi con i quali incolpava falsamente una persona di Polistena dell’aver posto in essere varie condotte penalmente rilevanti, pur sapendola innocente.

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Corica peraltro, nel mese di Agosto 2017, per ben due volte, aveva cosparso l’autovettura della vittima con liquido infiammabile, danneggiandola, ed aveva inviato una lettera anonima agli investigatori per informarli che, al di sotto del sedile del mezzo usato dalla vittima si trovavano delle cartucce.

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Tale situazione aveva indotto la vittima ed il suo intero nucleo familiare ad abbandonare l’abitazione di residenza, nel tentativo di sottrarsi alle illecite e perseveranti condotte del Corica, che tuttavia non aveva desistito dal porre in essere tali comportamenti, nonostante il trasferimento della famiglia in altro comune limitrofo.

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In esito alla perquisizione effettuata presso l’abitazione del Corica sono state rinvenute armi e munizioni regolarmente detenute, che sono state sequestrate dal personale dell’ufficio PAS del Commissariato e, notificato il provvedimento, l’uomo è stato collocato presso la propria dimora  in regime di arresti domiciliari, così come  disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

 

 

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