di FRANCESCO IULIANO
Costruire connessioni per la crescita del capitale umano e del territorio. Nasce da queste intenzioni l’idea della Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia di organizzare, in collaborazione con la sezione catanzarese dell’Associazione Nazionale Scuola Italiana, il convegno dal titolo “Dalla Formazione al Lavoro. Costruire connessioni per la crescita del capitale umano e del territorio”.
All’appuntamento, allestito nella sala Consiglio dell’Ente Camerale, hanno partecipato, con il presidente dell’Ente, Pietro Falbo, il presidente nazionale di Ansi, Raffaele Bonanni (che ha relazionato sul tema “Domanda di competenze e trasformazione del mercato del lavoro”), il presidente Giovani imprenditori di Unindustria Calabria, Luca Noto (che ha relazionato su “Capitale Umano e sviluppo locale: una prospettiva strategica”) ed il docente Unipegaso, Pietro Stilo (“Il ruolo dell’Università nella transizione formativa e professionale”)l, con le conclusioni affidate al dirigente generale del dipartimento Sviluppo economico ed Attrattori Culturali, Fortunato Varone.
«La Camera di Commercio di Catanzaro Crotone e Vibo - ha commentato Pietro Falbo - è sede di Università Mercatorum. Insieme ad Ansi ed all'Università Unipegaso, abbiamo strutturato questo percorso che ha visto testimoni e protagonisti della manifestazione, i ragazzi che hanno così avuto la possibilità di accedere al bando per l’assegnazione delle borse di studio. Un successo del percorso formativo delle Camere di commercio e della nostra Camera di commercio in particolare, che vuole mettere al centro la possibilità, per i giovani, di trovare occupazione, di trovare occupazione qualificata e di sapere meglio interagire con la richiesta sempre più pressante di competenze e di skill specifiche per le aziende e per le imprese».
Dall’associazione nazionale scuola italiana, l’aver voluto sostenere i giovani ad orientarsi nel mondo del lavoro “è stato un segnale per i giovani - ha detto Raffaele Bonanni -. Un segno dell'interesse che abbiamo a far crescere l'attenzione sui corsi universitari che vengono frequentati per acquisire maggiore professionalità in un momento come questo dove tutti cercano lavoro, però poi c’è almeno mezzo milione di posti di lavoro medio alti, di qualificazione medio alta, che non riescono ad essere coperti”.
Per Luca Noto, invece, sarà fondamentale non soffermarsi sulla ricerca di professionalità qualificate. “Il capitale umano - gah detto - è, senza dubbio, una fonte molto importante di vantaggio competitivo per l'azienda e le aziende unitamente alle associazioni territoriali quali Confindustria che oggi rappresento, Confcommercio ed anche le istituzioni universitarie, devono essere in grado di attrarre, promuovere e valorizzare questi talenti. Di conseguenza sono necessari tre leve fondamentali: simmetria tra la formazione che eroga l'università, quindi le competenze che i giovani acquisiscono, con le competenze effettivamente richieste dal mercato e dalle imprese, sia locali che regionali; creazione di un ecosistema che punti a promuovere la meritocrazia, l’eccellenza, lo sviluppo e la coltivazione dei talenti; valorizzare anche le caratteristiche peculiari del territorio. Quando si parla di talento e di capitale umano, soprattutto qui a Catanzaro, non bisogna focalizzarci solo su dottori, ingegneri e avvocati ma, al contrario, su un enorme numero anche di artigiani, operatori del turismo, operatori dell’agroalimentare, che oggi rappresentano una parte importante del territorio catanzarese. Se si riesce ad intervenire su questi tre importanti leve attraverso una maggiore promozione, valorizzazione, una maggiore anche di meritocrazia, unitamente alle partnership con le istituzioni locali e le università, senza dubbio avremo la possibilità di aumentare il numero di imprese e di start-up presenti all'interno del territorio”.
All’incontro era presente anche la segretaria generale di Uil Calabria, Maria Elena Senese che, nel portare i saluti del sindacato, ha condiviso l’idea di sostenere la formazione ma anche dell’annoso problema dell’esodo dei giovani calabresi ha parlato. “Sappiamo che il mercato del lavoro è in continuo cambiamento e quindi dobbiamo prevedere una formazione con il cambiamento che ci impone il mondo del lavoro. Una formazione mirata, una formazione puntuale, una formazione che nasca da un confronto aperto. Dobbiamo riuscire a capire quali sono intanto le potenzialità del nostro territorio, della nostra regione, per mettere in campo, attraverso la sinergia con le imprese, quelli che sono i percorsi formativi necessari per trattenere questi giovani ed impedire che poi, una volta formati, una volta laureati, vadano via, vadano altrove perché non riescono ad avere risposte importanti dal territorio”.
L’incontro si è chiuso con la consegna delle Borse di studio a cura della presidente di Ansi Calabria, Kristina Chimankaia.
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