Cammino basiliano. Venerdì saranno presentate le tappe catanzaresi del viaggio sulle tracce dei monaci italo-greci

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Locandina il Cammino basiliano

I dettagli dell’itinerario saranno presentati in un incontro pubblico in programma venerdì alle ore 11 nella sala conferenze del Complesso monumentale San Giovanni

  14 settembre 2020 09:47

Il “Cammino basiliano” con 72 tappe e i suoi 1040 km  da Nord a Sud della Calabria di grande interesse ambientale, storico, culturale e religioso, include  anche Catanzaro con ben tre tappe che collegano i borghi della Presila e l’istmo più stretto d’Italia con la città capoluogo.  

I dettagli dell’itinerario saranno presentati in un incontro pubblico, aperto alla stampa e alla partecipazione delle associazioni, in programma venerdì alle ore 11 nella sala conferenze del Complesso monumentale San Giovanni. Interverranno, tra gli altri, il sindaco Sergio Abramo, l’assessore alla cultura Ivan Cardamone, il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini e il presidente dell’associazione promotrice del “Cammino Basiliano” l’etnobotanico Carmine Lupia.

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“Catanzaro in questo spettacolare viaggio da Oriente in Occidente sulle tracce dei monaci italo-greci che seguivano la regola di San Basilio,  è ben rappresentata e consentirà al sempre più folto popolo dei camminatori di fare un’esperienza inedita ed emozionante”. Ringrazio il Consiglio regionale e il suo Presidente, per avere sostenuto un’iniziativa che mette finalmente la Calabria nelle condizioni di poter offrire al turista un’infrastruttura verde che può essere annoverata tra i cammini più lunghi e suggestivi d’Europa". A farlo sapere è l'Assessore alla Cultura e Patrimonio di Catanzaro Ivan Cardamone.

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"Catanzaro è consapevole della sua importanza strategica per la  promozione del territorio e, al contempo, del nostro ricco patrimonio culturale e paesaggistico, perciò l’Amministrazione comunale intende affiancarla mirando a coinvolgere, fin dal primo incontro di venerdì, - conclude Cardamone - tutti gli operatori della cultura in un progetto che, se condiviso con fermezza e decisione, può generare, oltre alla valorizzazione dei beni ambientali e culturali, nuova occupazione”.

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