Campagna monitoraggio Radon con il contributo del Rotary Club di Catanzaro: il report

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Carlo Maletta
  21 luglio 2023 10:07

Con una lettera a firma del direttore del dipartimento provinciale di Catanzaro, dr.ssa Filomena Casaburi, l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) ha comunicato l’altro ieri al presidente del Rotary Club di Catanzaro, Carlo Maletta, che anche quest’anno, con il sostegno del sodalizio catanzarese, è stato realizzato un altro passo in avanti verso la prevenzione della salute dei cittadini di Catanzaro dal gas radon.  

Proprio nei giorni scorsi, infatti, sono stati inviati i report di analisi del monitoraggio del radon nei locali dell’Istituto Industriale tecnologico Ercolino Scalfaro, nell’Accademia delle Belle Arti ed infine nel Liceo Scientifico Siciliani.

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Il monitoraggio, che dura non meno di dodici mesi, è stato possibile grazie alla donazione del Rotary Club di Catanzaro di settanta dosimetri, da installare nelle scuole aderenti della città. Nel prossimo mese di settembre, appunto, il monitoraggio sarà proposto al Liceo Classico “P. Galluppi”, che in occasione dell’avvio delle iniziative nel 2021 non aderì a causa di lavori di ristrutturazione in corso.

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“È mio personale desiderio e quello dei miei collaboratori, in particolare quelli del servizio Laboratorio Fisico E. Majorana che hanno realizzato il monitoraggio – ha dichiarato il direttore Arpacal di Catanzaro – ringraziarla per il sostegno e la collaborazione per questa attività di prevenzione e di lotta contro il tumore al polmone nel nostro territorio”.

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“La nostra presenza sul territorio – ha dichiarato il presidente del Rotary Club di Catanzaro, Carlo Maletta – si concretizza spesso anche attraverso azioni che si sviluppano nel corso di più annualità. Infatti, già nel maggio 2021, sotto la presidenza di Pasquale Placida, il Rotary Club di Catanzaro finanziò e realizzò il progetto “School free from radon” che, proprio con il supporto tecnico di Arpacal, ha contributo al monitoraggio del gas radon radioattivo in alcuni edifici scolastici della città capoluogo di regione”.

Occorre ricordare che il radon proviene principalmente dal suolo e si accumula nei luoghi chiusi, raggiungendo in alcuni casi concentrazioni tali da comportare un eccessivo rischio per la salute. Dopo il tabacco, infatti, questo gas radioattivo è il secondo fattore cancerogeno in Italia per neoplasie ai polmoni.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso l’International Agency for Research on Cancer (IARC) ha valutato la cancerogenicità del radon fin dal 1988 e lo ha inserito nel Gruppo 1: “agenti in grado di indurre il tumore polmonare". Stime consolidate da decenni a livello mondiale attribuiscono al radon la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo di tabacco con un rischio proporzionale alla concentrazione. In Italia si stima che, su circa 30.000 casi di tumore polmonare che si registrano ogni anno, oltre 3.000 siano da attribuire al radon, la maggior parte dei quali tra fumatori ed ex-fumatori.

 

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