di MASSIMO PINNA
Prevista cancellazione della postazione Suem del 118 di Girifalco, interviene e prende posizione il vicesindaco, assessore alla Sanità, della giunta Cristofaro, Alessia Burdino.
“L’Amministrazione Comunale di Girifalco, facendosi interprete delle esigenze dell’intero comprensorio, ha chiesto in data 1 aprile, tramite pec inviata dall’assessore alla Sanità Alessia Burdino, ai vertici dell’Asp di Catanzaro di voler rivedere tale disposizione mantenendo la Pet di Girifalco, da sempre riferimento e a servizio dell’intero hinterland - afferma - la collocazione strategica della Postazione rende, da sempre, la stessa un importante e fondamentale presidio di sicurezza per la cittadinanza di tutti i comuni dell’esteso comprensorio. Inoltre, prevedere l’auto medica, mantenendo lo stesso numero di unità, potrebbe costituire un aggravio del carico di lavoro del personale oltre che un depotenziamento del servizio”.
L’assessore, oltre che a chiedere una rivisitazione della decisione adottata con la delibera n.423, ha anche richiesto “un incontro urgente al fine di individuare eventuali soluzioni alle problematiche scaturenti dalla disposizione prevista nella delibera succitata per quanto concerne il territorio di Girifalco, da sempre punto di riferimento della sanità calabrese, ma da qualche anno, depauperato di molti suoi servizi”. Sul punto, “rispetto alla decisione scaturita a seguito della delibera n. 423 del 30 marzo 2021 è stata convocata per oggi una conferenza dei capigruppo, al fine di intraprendere un’azione comune a tutela del territorio”.
Il vicesindaco, ripercorre le tappe di questo ultimo periodo.
“Già nelle scorse settimane – dichiara - l’Amministrazione Comunale aveva posto all’attenzione dei vertici dell’Asp e della Regione Calabria il quadro dell’attuale situazione vigente nel Polo Sanitario Territoriale, importante presidio dell’intero hinterland. Il Polo è ubicato in Contrada Serra a circa un chilometro dal centro abitato di girifalco”.
Come noto, nel corso degli anni il presidio sanitario ha subito un depauperamento di molti servizi nonostante l’ampiezza e la copiosità dei locali, alcuni dei quali dotati di strumentazioni tecnologicamente elevate oltre che di professionisti di elevato spessore. I dati di accesso attestano, infatti, un’altissima fruibilità dei servizi da parte di cittadini provenienti dall’intero hinterland (Borgia, Amaroni, Cortale, Vallefiorita, Palermiti, in alcuni casi anche da Lamezia Terme). Prendendo in esami i numeri degli ultimi cinque anni (2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020) emerge un quadro che poco giustifica il depauperamento subito. Nel 2015 hanno fruito dell’ambulatorio di diabetologia 819 utenti, 733 nel 2016, 620 l’anno dopo, 601 nel 2018, 513 nel 2019 e 350 nel 2020 (gli accessi risentono delle disposizioni anti Covid 19). Altissimi gli accessi per quanto riguarda uno dei servizi di cui l’utenza fruiva con maggiore incidenza: nel 2015 sono stati registrati 1309 utenti, 728 nel 2016, 623 l’anno dopo, 548 nel 2018, 500 nel 2019 e 130 fino al sei luglio del 2020, data di interruzione del servizio. Alti, anche, i numeri per quanto riguarda l’oculistica: 1344 nel 2015, 1455 nel 2016, 1448 nel 2017, 1390 nel 2018, 1499 nel 2019, 522 nell’anno del Covid. Per quanto attiene, invece, l’otorinolaringoiatria si parla di 150 utenti nel 2015, 167 nel 2016, 150 nel 2017, 143 nel 2018, 118 nel 2019 e 62 nell’ultimo anno. Manca da ormai due anni il servizio di fisiatria che, nel 2015, ha registrato 397 visite, 573 nel 2016, 539 nel 2017 e 172 fino al 18 aprile. Stessa sorte è toccata a Chirurgia, servizio interrotto nel 2019 quando, invece, registrava 137 accessi nel 2015, 212 nel 2016, 236 nel 2017, 69 fino al 6 giugno del 2018.
Numeri importanti, anche, per dermatologia: 677 nel 2015, 554 nel 2016, 551 nel 2017, 728 nel 2018, 761 nel 2019 e 280 nell’anno 2020 (periodo Covid). Per quanto riguarda la neurologia si parla di 243 utenti nel 2015, 315 nel 2016, 248 nel 2017, 254 nel 2018, 295, nel 2019 e 182 nel 2020.
Tra i servizi con maggiore rilevanza numerica spicca, senz’altro, endocrinologia: 1073 nel 2015, 1145 nel 2016, 1044, nel 2017, 1107 nel 2018, 1087 nel 2019, 909 nel 2020. Punta di diamante del Polo è, sicuramente, il riferimento dei prelievi ematici: 5449 nel 2015, 574 nel 2016, 4999 nel 2017, 5174 nel 2018, 5298 nel 2019, 4200 nel 2020. Tra le perdite più dolorose per l’intero hinterland si registra il punto di vaccinazioni venuto meno nel 2019 nonostante gli alti numeri: 460 nel 2015, 460 nel 2017, 450 nel 2016 e 450 nel 2017. Significativi, anche, i numeri per dietologia: 559 nel 2015, 548 nel 2016, 565 nel 2017, 642 nel 2018, 397 nel 2019 e 219 nel 2020. Tra le eccellenze del Polo vanno annoverate anche le attività del consultorio, fiore all’occhiello del presidio: nel 2015 sono stata effettuate 350 visite ginecologiche, 370 nel 2016, 325 nel 2017, 378 nel 2018, 341 nel 2019, 257 nel 2020. Da un anno è stato interrotto il servizio dei pap test nonostante nel 2015 ne siano stati fati 317, 105 nel 2016, 322 nel 2017, 184 nel 2018 e 12 nel 2019 fino a quando è stato attivo il servizio. Due anni sono state, inoltre, interrotte le attività relative alla preparazione al parto e alla psicoterapia.
“Dal quadro illustrato emerge – sottolinea Burdino - una realtà solida ed altamente professionale, il cui indebolimento costituisce un grave danno non solo per la comunità di Girifalco bensì per l’intera comunità. Girifalco vanta un patrimonio logistico, umano e professionale che lo rendono un punto di riferimento della sanità territoriale. Al grave depauperamento subito negli ultimi anni si aggiunge, inoltre, la chiusura della farmacia e l’imminente pensionamento dell’unità dell’area amministrativa che costituisce un importante anello della macchina”.
Insomma, ”l’amministrazione comunale, nella sua interezza sentito anche il Consiglio Comunale, intende schierarsi a difesa del Polo sanitario territorio non solo per tutelare i servizi esistenti bensì per ripristinare quelli venuti meno a partire dal punto vaccinazioni e dalla cardiologia. Il presidio sanitario deve essere potenziato e non indebolito. La collocazione strategica del nostro comune e l’alta professionalità operante nel presidio rendono Girifalco una punta di diamante del sistema sanitario territoriale".
"Pertanto, è necessario che l’Asp di Catanzaro si impegni a ripristinare e a potenziare i servizi del nostro Polo al fine di ridare al comprensorio, soprattutto in questo periodo che – conclude - genera smarrimento tra la cittadinanza, un punto di riferimento utile, necessario e legittimo”.
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