Cancellazione SEU 118 di Girifalco: il No unanime dei sindaci di Borgia, Cortale, Caraffa, Vallefiorita, San Floro, Squillace, Palermiti e Amaroni

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Il no unanime dei sindaci a Girifalco

I sindaci chiedono aiuto alla Regione e la sospensione della delibera dell’Asp. 423 del 30 marzo 2021 fino a quando la Regione Calabria non si pronunci in merito alla vicenda.

  07 aprile 2021 20:50

di MASSIMO PINNA 

Un no forte, unanime, da un intero territorio. Quello che da anni è sanitariamente assistito, e nel migliore dei modi, come unanimemente riconosciuto, dai sanitari che fanno parte del servizio della SEU 118 di Girifalco.

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E ancora prima di essere materia della prossima seduta della commissione regionale sanità, presieduta da Baldo Esposito, oggi, il consiglio comunale di Girifalco, riunito dal sindaco Pietrantonio Cristofaro, con la partecipazione dei sindaci di Borgia, Cortale, Caraffa, Vallefiorita, San Floro, Squillace e Palermiti e Amaroni, in rappresentanza dei popolazioni che da anni hanno usufruito di questo vitale servizio sanitario, hanno detto NO.

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No al taglio della postazione SEU di Girifalco. Una decisione illogica, incomprensibile, che danneggia ancora una volta un territorio martoriato da decenni di silenti, ma non meno distruttivi, tagli ai servizi sanitari del territorio.

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Ora i sindaci dicono No.

Non si capisce, poi, tale decisione, mentre tutti parlano di un ritorno alla sanità sul territorio.

Il Consiglio Comunale, infatti, riunitosi oggi pomeriggio alla presenza dei sindaci (o delegati) di Borgia, Cortale, Caraffa, Vallefiorita, San Floro, Squillace e Palermiti (che seppur assente ha dato piena e totale disponibilità) e Amaroni, ha ribadito in modo unanime il NO alla soppressione della postazione SEU 118.

Il civico consesso, d'accordo con i sindaci, ha deliberato, quindi.

Intanto, di istituire un comitato di sindaci o loro delegati, unitamente al consigliere comunale Mario Deonofrio per portare avanti questa battaglia e chiedere, in modo condiviso, di essere ricevuti dalla Commissione Regionale alla Sanità al fine di sollecitare la revoca del DPGR 94/2012 che prevede la soppressione della postazione. 

E dunque, di chiedere all’Asp di Catanzaro la sospensione dell'efficacia della delibera n.423 del 30 marzo 2021 fino a quando la Regione Calabria non si pronunci in merito alla vicenda.

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