Cancellazione Suem 118. Il Comitato Emergenza Sanità di Girifalco: “Sanità in mano ad incompetenti e superficiali. La Procura attivi indagine”

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Girifalco, 118 Suem

In un dettagliato dossier il Comitato smonta i punti salienti delle delibere che cancellano la postazione di Girifalco. Alla giunta Cristofaro: "La convocazione alla Commissione Sanità è solo fumo negli occhi. E l'Asp che deve revocare la delibera"

  16 aprile 2021 12:38

di MASSIMO PINNA

Una analisi dettagliata, fatta da professionisti del settore, quali i vari componenti del Comitato Emergenza Sanità di Girifalco.

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Che sulla cancellazione della Suem 118 di Girifalco, e soprattutto sul pasticcio delle due delibere recenti dell’Asp di Catanzaro, hanno realizzato un dossier. Che qui riportiamo. Con dovizia di fatti, atti e considerazioni che suonano come una pesante bocciatura nei confronti dell’Asp, l’unica che ne ha competenza, che ora “deve solo fare una cosa: revocare la delibera che cancella Girifalco”. A nulla, vale, “se non fumo negli occhi, la convocazione della giunta Cristofaro alla commissione regionale Sanità. E’ l’Asp che deve decidersi, non altri. Non serve a nulla presentarsi davanti alla Regione”.

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Ecco i passaggi di questo dossier a cura del Comitato Emergenza Sanità

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“A proposito della delibera n. 485 del 13 aprile avente ad oggetto “Rettifica ed Integrazione Deliberazione n. 423 del 30 marzo scorso per la Reingegnerizzazione SEU 118”, dopo aver attentamente letto i vari contenuti, non possiamo, ancora una volta, che dissentire su tutto. Infatti, non possono certamente essere considerate persone, professionisti, funzionari e commissari competenti ed attenti coloro che in una così importante revisione del SEU 118 hanno completamente dimenticato l’inserimento della PET medicalizzata nella cittadina di Soveria Mannelli, né possono sgravarsi di proprie responsabilità con il solo scrivere che “per mero errore di trascrizione, nell’elenco delle PET ricomprese nel nuovo piano – ossia precedente delibera n. 423 del 30 marzo non compariva la Postazione PET Medicalizzata di Soveria Mannelli, che deve invece intendersi prevista nel suddetto piano”. Ed a supportare non solo l’incompetenza, ma anche la superficialità dei molti già come detto sopra, ne è altra prova il fatto che, come loro stessi evidenziano, hanno anche declinato male le figure ed i ruoli dei medici scrivendo genericamente “dirigente medico”; ebbene hanno anche nell’attuale delibera di cui parliamo, commesso l’errore di generalizzare ancora una volta con la sola parola di “medico”; si capisce che sono veramente novizi nei vari ruoli e funzioni che svolgono (le persone sbagliate, al posto sbagliato, nel momento sbagliato) per non infierire ulteriormente, pur essendoci gli estremi per farlo.

Ed ancora, al terzo punto precisano che “laddove veniva indicato il numero di 135 infermieri deve intendersi n. 141; effettivamente finalmente dimostrano di saper fare quantomeno i calcoli, infatti aggiungendo 1 PET medicalizzata in più, è chiaro che ci vogliono altri 6 infermieri in più nel totale, ma ahinoi non possiamo non sottolineare il fatto che in realtà ci vorrebbero anche altri 6 medici e sei autisti che non vengono menzionati; ehh siiii !!!! perché in realtà erano già oltre il necessario nella precedente delibera; insomma non solo superficialità e noncuranza nella predisposizione, programmazione, ma anche tanti errori matematici di puro calcolo; mahhh !!!!! si aggiungono e si tolgono ambulanze, automediche, e soprattutto tanti professionisti nei diversi ruoli e funzioni – medici, autisti, infermieri, OSS e Soccorritori senza considerare che ognuno di loro ha un costo economico non indifferente – nell’insieme vari milioni di euro in più all’anno – diremo con esattezza dopo.

Inoltre non può passare inosservato a chi competente, l’altra bizzarria, infatti scrivono nelle due delibere “collocare la PET con ambulanza medicalizzata Soccorso di Base (MSB) presso il comune di Maida; è veramente quanto di più assurdo e confusionario si possa scrivere, infatti la parola medicalizzata, come già scritto sopra, sta a significare con il medico a bordo, ma attenzione che Soccorso di Base (MSB) sta a significare invece con il solo infermiere; allora a Maida ci sarà sull’ambulanza il medico oppure nooo !!!!! secondo noi, che conosciamo la matematica è fin troppo chiaro che non ci sarà, perché per mettere il medico a bordo delle 10 ambulanze c.d. medicalizzate e quattro automediche, necessitano 84 medici, che sono il giusto numero indicato – specifichiamo che 8 sono per la centrale operativa ed altri 3 per il PPI di Chiaravalle per un totale di 95, quindi niente per l’ambulanza di Maida, ed allora perché scrivono quella doppia dizione, prima ambulanza medicalizzata ed a seguire (MSB) Soccorso di Base !!! si deve pensare per equivocare ed illudere politici e cittadini di Maida e dintorni e non farli protestare (non si vede altra ragione, se non la solita incompetenza e superficialità, per non aggiungere malafede), lasciamo decidere a chi vedrà tale reingegnerizzazione.

Ma l’affermazione che fa più rabbrividire è quando si legge che “nell’ottica dell’efficientamento del Servizio SEU 118, al fine di favorire la tempestività di intervento necessaria a garantire il migliore trattamento tempo - dipendente della patologia, deve prevedersi l’istallazione di n. 3 elisuperfici, certificate anche per l’atterraggio notturno, da individuare da parte dei competenti organi tecnici nei territori dei comuni di Girifalco, Montepaone e Soveria Mannelli, a servizio anche dei comuni limitrofi”.

Diciamo a chiare lettere cosa significa questo capoverso, buttare polvere negli occhi degli stolti, ma in realtà i veri stolti sono chi ha scritto tale frase.

Ed allora chiariamo ai non addetti ai lavori, ai cittadini tutti ed agli amministratori locali che sicuramente si cullano di detta dichiarazione che la realizzazione di elisuperfici è già prescritta in precedenti documenti inerenti il servizio d’Elisoccorso Regionale sin dall’inizio , marzo 2000 e ribadito nell’ultimo contratto del 2009; esattamente è prescritto la realizzazione di elisuperfici certificate a norma di legge anche per l’operatività notturna in tutti i presidi ospedalieri c.d. HUB e SPOKE, ossia circa 15 comprese anche le basi di Cosenza, Locri, Cirò, ed anche in altri luoghi ritenuti necessari; ebbene, a distanza di oltre 10 e più anni, nonostante uno studio già preparato, la Regione Calabria non ha provveduto alla realizzazione di alcuna elisuperficie certificata all’operatività anche notturna (a quanto si è sentito dire perché non ci sono i fondi).

L’unica elisuperficie è stata realizzata a Polistena davanti il presidio ospedaliero ad opera del locale Comune, ma attenzione che per la solita burocrazia non pare sia ancora operativa.

Per far capire quanto non sia facile realizzare una, due, tante elisuperfici debitamente certificate anche al volo notturno e soprattutto renderle operative, specifichiamo anche che gli elicotteri nonostante le nuove tecnologie e l’elettronica di cui sono dotati, comunque sono soggetti a precise normative che non consentono la possibilità di volo sia di giorno che soprattutto di notte in qualsiasi condizioni meteo, basti pensare che non possono assolutamente volare se c’è nebbia, se piove oltremisura, piuttosto a temperature estreme, con vento forte ed ancora peggio a raffiche, ed altre situazioni, quindi promettono sesso degli angeli; ed ancora per rendere operativa una qualsiasi elisuperficie soprattutto di notte sono necessarie tante altre precise condizioni che eventualmente potranno essere spiegate durante una apposita conferenza stampa che questo comitato si propone di organizzare.

E comunque resta sempre il problema che a Girifalco come a Montepaone e relative zone limitrofe, si pone la questione di quale mezzo di soccorso porterà il paziente al luogo ove l’elicottero atterrerà; ma questi veramente pensano che chi legge le delibere che scrivono sono tanto stolti come e quanto loro !! mah !!!

Ritornando al numero e tipologia dei vari e diversi mezzi di soccorso, diciamo subito che da quanto da loro descritto nelle due libere, il dettato del DPGR 94/12 è stato completamente disatteso, infatti mentre lo stesso prescriveva tassativamente che le PET medicalizzate dovevano essere ridotte da 14 a 10, invece loro come in un gioco di prestigio le hanno lasciate a 14 (le 10 ambulanze c.d. medicalizzate più le 4 automediche – considerate da normative comunque mezzi avanzati – fanno 14) ed inoltre si arriva a 15 con quella di Maida ed addirittura a 19 con le ulteriori 4 che vengono definite di presidio, ma sulle quali non solo ci sono un autista ed un infermiere, ma addirittura aggiungono un OSS o un Soccorritore.

Insomma, invece di razionalizzare le spese migliorando però l’efficacia e l’efficienza del servizio 118, hanno confuso e disorganizzato le risposte all’utenza, aumentando considerevolmente la spesa; ehh siii, perché i 24 medici ed infermieri necessari per le 4 automediche costeranno circa 3.500.000,00 euro ad anno in più rispetto a prima, a questa cifra c’è da aggiungere la spesa di circa 1.500.000,00 euro per gli ulteriori 30 infermieri da utilizzare sulle 4 ambulanze di presidio e quella di Maida, nonché i 24 OSS o Soccorritori per un ulteriore impegno economico di circa un ulteriore 700.000,00 euro; a questi importi per il personale c’è da aggiungere la spesa per l’acquisto e/o leasing delle 4 automediche oltre i costi di gestione.

Ed ancora non si può celare che l’aumento previsto sul DPGR 94/12 di 2 unità mediche da 6 a 8 in centrale operativa ed altre 6 unità infermieristiche da 18 a 24 è subordinato alla chiusura delle due centrali operative 118 di Crotone e di Vibo e l’attivazione operativo funzionale di quella di Catanzaro quale Centrale Operativa 118 dell’Area Centro; e siccome a distanza di ben cinque anni, non è ancora avvenuta la chiusura delle centrali di Crotone e di Vibo, non si capisce come si pensi già ad aumentare l’organico della centrale di Catanzaro con 2 medici e sei infermieri (si precisa che i 2 medici in più in realtà già sono presenti in centrale da qualche anno).

Ed allora, è forse giunto il momento di chiedere ai signori commissari dell’ASP di Catanzaro, a quelli di Crotone e di Vibo, nonché al Commissario Dot Longo per quali motivi non hanno ancora chiuso le due centrali 118 di Crotone e di Vibo ed accorpato le funzioni organizzativo – operative in quella di Catanzaro (basti pensare che tale soluzione avrebbe fatto risparmiare circa 5.000.000,00 di euro ad anno, basta poco per fare i conti) – egregio dott Longo, non vorremmo che come accaduto al suo predecessore non dovrà trovarsi a dire che Lei non era a conoscenza di detto provvedimento scritto e riscritto più volte in diversi decreti commissariali e di Giunta Regionale -.

Ancora, si precisa che nella delibera di istituzione del Dipartimento d’Emergenza Interaziendale dell’Area Centro e relativo incarico di direttore al direttore 118 di Vibo, era scritto, come obiettivo prioritario, che questi doveva entro sei mesi programmare la chiusura delle due centrali di Crotone e di Vibo e la riorganizzazione funzionale – operativa come area Centro Catanzaro; ad oggi non si sa nulla di ciò, né è avvenuta la riorganizzazione con tante spese in più pagate per i servizi, le strutture, le tecnologie e soprattutto il tanto personale che non è stato riorganizzato e riordinato secondo precise esigenze e necessità Aziendali.

Infine, anche i tre coordinatori infermieristici previsti nelle due ultime delibere citate, è vero che sono prescritti nel DPGR, ma attenzione, anche quelle figure dopo la riunificazione delle tre attuali centrali operative 118 in una sola – quella di Catanzaro -; insomma sistemano uomini prima di riorganizzare il servizio migliorandolo in efficienza, efficacia ed economicità. Questa è la realtà, altro che elisuperfici notturne al servizio delle comunità di Montepaone, Girifalco e Soveria Mannelli. Quanta meschinità !!!!

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