"Un numero di cani affamati, denutriti e in precarie condizioni igieniche detenuti su un terreno alla periferia di Catanzaro", trovati dall'avvocato catanzarese Titti Nunnari e dalla stessa salvati con caparbietà.
L'avvocato Titti Nunnari
Ed è il legale che racconta la storia, che avrebbe visto solo alcune volontarie portare del cibo agli animali. A riprova di ciò, anche alcuni video girati all'esterno dell'area. Eppure, secondo la proprietà di due dei 4 cani, gli animali stanno bene, mangiano e sono microchippati, salvo, proprio in queste ore, la stessa rinunciare ai cani, che presto saranno affidati ad un canile.
Resta, tuttavia, il problema del mancato intervento dei vigili urbani per il quale l'avvocato Nunnari ha presentato una circostanziata denuncia-querela nei confronti del responsabile del Settore Ambiente dei Vigili urbani di Catanzaro.
Su segnalazione di una residente - si legge nell'atto - l'avvocato ha inoltrato al Comando dei vigili urbani una pec affinché si intervenisse.
"Alla prima PEC seguiva un’altra comunicazione, con cui, stante il mancato intervento dei pubblici ufficiali, li si diffidava ad intervenire in loco prima che fosse troppo tardi. In particolare, il 13 gennaio "l'avvocato contattava personalmente il responsabile del Settore Ambiente dei VVUU e manifestava le proprie lamentele". Di contro, lui "dichiarava una difficoltà dovuta alla carenza di personale ed assicurava che sarebbero intervenuti per un sopralluogo il successivo 16 gennaio".
E proprio quel giorno, secondo il racconto del legale, una dei testimoni l'avrebbe contattata per spiegarle che i vigili "erano presumibilmente andati sul posto, ma dicendo che nel terreno non c’erano assolutamente cani e che non erano entrati poiché il terreno era proprietà privata e che avevano deciso di ritornare dopo aver rintracciato il proprietario del terreno".
Per i vigili, dunque, "non c’erano cani nel terreno, ma si sentiva solo abbaiare un cane chiuso in un casolare". Una "inaccettabile risposta, incredibile, considerato che i cani erano stati appena visti", sottolinea l'avvocato Nunnari, concludendo che ciò avrebbe indotto con ogni probabilità il proprietario a togliere i cani e metterli altrove.
L'avvocato Nunnari, dunque, ricorda l’art. 328 comma 1, CP, poiché a mente dell’art. 38 comma 1 del Regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali “spetta al Corpo di Polizia Locale di Catanzaro, ovvero ad altro soggetto individuato e incaricato dall’Ente comunale, la vigilanza ed il controllo sull’osservanza del presente Regolamento”.
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