Danilo Terranova, presidente Asd Porto aperto, ed Elia Grasso, vicepresidente Fipsas Catanzaro: "L’assenza di candidature ai lotti A e B ci porta a metterci in gioco"
16 novembre 2021 14:52di CARMEN MIRARCHI
Non è stara ancora risolta la questione del porto di Catanzaro, una battaglia infinita che ha prodotto 4 milioni di perdite per tutti coloro che operano nel settore. A spiegare la situazione e lanciare una provocazione è l'associazione Asd Porto aperto di Catanzaro Lido. "Una provocazione che è pronta a diventare realtà", dicono Danilo Terranova, presidente Asd Porto aperto, ed Elia Grasso, vicepresidente Fipsas Catanzaro.
I due rappresentanti dei diportisti spiegano che sarebbero tre i lotti da dare in gestione, per i più grandi ci sarebbe solo stata una partecipazione alla manifestazione d'interesse. "Anche questa, poi, non sappiamo perché, sarebbe andata nulla e, dunque, sostanzialmente per i lotti principali non ci sarebbe nessun interesse. Per il terzo lotto, il più piccolo, ci sarebbero 5/6 manifestazione d'interesse, ma nessun bando di gara è stato ancora fatto", incalza Terranova.
"Siamo pronti a proporci per la gestione dei lotti verso i quali nessuno ha mostrato interesse. Una provocazione che siamo pronti a mettere in pratica. Non è possibile fermare le attività dei diportisti e di tutta l'economia legata al porto. Sono stati persi 4 milioni di introiti e le barche sono state trasferite nelle province limitrofe. Ci proponiamo per la gestione ma che venga fatto il bando", rimarca l'Asd Porto Aperto.
"L’ASD Porto Aperto ha sempre prestato una forte attenzione nei confronti della critica situazione del porto, che tutt’ora si mostra instabile, ed oggi più che mai, ci interroghiamo su come sia possibile che, dopo l’affermazione del terzo lotto, per il quale noi stessi abbiamo insistito al sol fine di aver un valore aggiunto nonché un soluzione provvisoria alla problematica dei due lotti attenzionati, riscontriamo che tutti i concessionari hanno concentrato la loro attenzione e volontà sul medesimo, lasciando così scoperti e privi di considerazione i lotti principali A e B che urgono di una presa di posizione: infatti, è proprio nei loro confronti che i partecipanti alle gare indette dal Comune sono risultati essere assenti".
"In tale circostanza ribadiamo le numerose dichiarazioni fatte: il nostro disinteresse nel prendere posizione nel lotto A e B, poiché consideriamo una posizione che predilige i concessionari, da noi stessi ritenuti un bene utile, ed oltretutto indispensabile, da dover tutelare. L’attuale situazione si presenta, però, alquanto distorta, poiché come precedentemente affermato gli stessi si dimostrano interessati per lo più nei confronti del terzo lotto.ca prendere posizione verso una candidatura che li riguarda, per la messa in opera e alla gestione di pontili galleggianti. L’ASD Porto Aperto opera senza alcun scopo di lucro, e il fine è quello di tutelare i diportisti e di fornire miglioramento alla nostra città, la quale vorremmo elogiare con attività sportive marittime e con ogni tipologia di attrazione sociale, per tanto ogni tipologia di profitto sarà evoluta alla cura delle stesse e della nostra città, affermiamo con fermezza il nostro interesse nell’escludere in ogni modo un guadagno personale, principio per noi fondamentale" ci dice e riassume in una nota il Presidente Asd Porto Aperto.
Il vicepresidente F.I.P.S.A.S. e vicepresidente Asd Porti Aperto, Catanzaro, Elia Grasso sottolinea che "oltre all’obbiettivo che si pone nel dare ospitalità di posto barca ai diportisti che ne fanno richiesta ed ai propri soci, essendo questa un’associazione FIPSAS, vi è la possibilità di intervenire altresì sulle questioni di salvaguardia ambientale, promuovendo quindi azioni di monitoraggio e manifestazioni di tutela dell'ambiente marino; essendo inoltre non a scopo di lucro, la medesima può, come precedentemente introdotto, reinvestire eventuali proventi in servizi iniziative sportive e sociali coinvolgendo anche i diversamente abili; essendo associazione sportiva le attività atletiche proposte comprenderanno uno campo d’azione a 360° in acqua e sull'acqua, in modo tale da rimanere coerenti con il mondo protagonista che pone sfondo a tali possibilità". "Questo è quanto possiamo proporre sia sulle questioni sportive ma specialmente su quelle dei servizi sociali e servizi ai diportisti, questioni da noi prese molto a cuore. In tale circostanza, con precise proposte che donerebbero una nuova sfumatura di valore alla nostra città, e con offerte che condurrebbero al termine numerose tematiche che si mostrano non avere fine, perché il Comune non si mostra propenso a tenerle in considerazione?" conclude Grasso.
Insomma, i diportisti non mollano e dicono al Comune di Catanzaro che "se non si riescono a trovare le risorse economiche e le aziende che possano gestire l'area portuale", sono pronte ad impegnarsi per essere "parte attiva per la rinascita del porto di Catanzaro Lido".
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