"Se è vero quanto denunciato dal dirigente del servizio prevenzione dell'Asp di Cosenza, secondo il quale gli uomini di scorta al presidente della Commissione Antimafia, l'onorevole Nicola Morra, sarebbero dovuti intervenire per uno sfogo del parlamentare, siamo di fronte a chi intende "gestire" l'apparato sicurezza a suo uso personale".
Lo dichiarano Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale, e Rocco Pardo, Segretario Regionale calabrese del Sindacato di Polizia FSP - la Federazione Sindacale di Polizia - nel commentare la notizia secondo cui il presidente Morra avrebbe usato la propria scorta per chiedere i documenti ai dipendenti dell'Asp di Cosenza addetti alla vaccinazione. "Se questa notizia è fondata - dicono Giuseppe Brugnano e Rocco Pardo - saremmo di fronte a chi intende che gli Operatori di Polizia siano dei "pretoriani" da poter usare all'occorrenza, cosa che non possiamo accettare, soprattutto dopo 40 anni di sindalizzazione della Polizia di Stato. Esprimiamo - concludono i Segretari della Federazione Sindacale di Polizia - massima vicinanza ai colleghi coinvolti in questa triste vicenda, che auspichiamo non sia reale, immaginando lo stato di imbarazzo al quale sono stati costretti ad "operare"."
"La notizia non rientra più nel campo delle ipotesi ma viene confermata dallo stesso Morra - replicano i sindacalisti della Polizia di Stato Giuseppe Brugnano e Rocco Pardo, rispettivamente Segretario nazionale e regionale dell'Fsp - pertanto viene confermata la gravità dell'azione. Riteniamo che innanzi a ciò - incalzano Brugnano e Pardo - all'onorevole Morra non resti altro che rassegnare le proprie dimissioni non solo dalla Commissione Antimafia ma dal Parlamento italiano"
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