di GABRIELE RUBINO
Se a Soverato sono alle prese con la 'bomba' degli stabilimenti balneari con le concessioni provvisorie dichiarate illegittime dal TAR, a Catanzaro tiene banco la 'grana' pontili. Anche nel Capoluogo c'è lo 'zampino' della giustizia amministrativa che, in sede cautelare, ha riconosciuto la legittimità del provvedimento del mancato rinnovo della concessione alla ditta che negli ultimi due anni aveva offerto il servizio a circa 170 diportisti; i quali, allo stato, vedono una stagione estiva minacciata da un denso banco di nebbia. Ed è questo il punto politico-amministrativo: come salvare il 2025?
Di soluzioni pronte all'uso il Comune di Catanzaro non ne ha tante. Nella faretra si può annoverare la freccia del nuovo servizio di alaggio e varo (saliscendi) e il terzo specchio d'acqua alla Catanzaro Servizi. Da escludere per quest'anno l'entrate a regime del regime dell'auto-concessione di ulteriori porzioni del porto. Ci vorrebbe un ulteriore passaggio in Giunta, un altro in Consiglio comunale per la determinazione delle tariffe e poi tutta la trafila burocratica per l'acquisizione in house dei pontili. Fantascienza nel 2025, più verosimile l'anno prossimo. Rimane, appunto, la procedura della Catanzaro Servizi, su cui ancora va chiarito l'utile effettivo per la partecipata. Ma è comunque più avanti. Bando alle ciance, ci sono delle carte.
La conferenza dei servizi indetta lo scorso 8 maggio per acquisire tutti i pareri necessari è in lavorazione. Se tutto dovesse filare liscio, la stessa si concluderà il 22 giugno. Se andrà meno bene il 2 luglio. Pur prendendo per buona la prima ottimistica ipotesi, la piena 'regolarizzazione' non potrà avvenire prima della metà di luglio. A metà della stagione estiva e con meno posti barca di quelli garantiti con i due specchi d'acqua gestiti dal privato. Un compromesso, forse al ribasso, ma pur sempre qualcosa.
Certo. La giustizia amministrativa offre altre piste. Ad esempio, la Carmar potrebbe decidere di appellare la decisione collegiale del TAR al Consiglio di Stato. Un'eventuale sospensiva potrebbe, paradossalmente 'salvare' l'estate, così come a minacciare di rovinarla è stata una conferenza dei servizi che doveva servire all'ampliamento degli attuali servizi e che, invece, ha messo dubbi sulla legittimità degli ultimi due anni.
La situazione è molto ingarbugliata e, qui e ora, le vie d'uscita sembrano poche. Nel frattempo, si apprende che il sindaco Fiorita fornirà le sue spiegazioni alla commissione consiliare competente venerdì prossimo. Dopo l'ultima pronuncia del TAR, dal Comune filtra che, alla fine, il provvedimento municipale è stato 'corretto' e che il contenzioso non ha fatto che confondere le acque. Tutti si auguravano un approccio diverso, però per il momento regna la confusione.
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