Dopo più bandi di gara andati deserti, a marzo l’Amministrazione comunale aveva deciso per l’affidamento diretto della gestione dei pontili per le imbarcazioni da diporto nel quartiere marinaro di Catanzaro. In attesa del provvedimento finale però arriva l'ennesimo colpo di scena.
Sembra davvero che non ci sia pace attorno ai pontili rimasti “orfani” di barche e pescherecci.
L’ultimo atto è un esposto presentato ai carabinieri che finirà direttamente in procura dove si chiedono spiegazioni nel caso in cui il Comune sia davvero pronto ad affidarne la gestione . Innanzitutto si chiede di verificare la consistenza finanziaria della Carmar e di dare una lettura alla bozza della determina in fase di firma”.
E ancora. “Appare veramente singolare – si legge nell’esposto - che l’offerta della Carmar rispetto ai requisiti del bando sia persino al di sotto dei requisiti economici fissati per poter partecipare alla gara. Il riferimento va al valore del canone demaniale offerto dalla Carmar nella misura di 0,997mq, mentre nel bando detto valore veniva fissato nella misura minima di 1 euro al mq. Non solo, viene offerta dalla Carmar la somma di 0,01 al mq a titolo di aggio al comune sulle tariffe applicate, praticamente zero centesimi”. Un affidamento, di conseguenza “ persino palesemente antieconomico per lo stesso Comune”.
Da qui la richiesta di “ verificare – viste le palesi obiettive criticità - se nell’affidamento della gestione dello specchio d’acqua del Porto di Catanzaro Lido vi siano violazioni di norme amministrative suffragate anche dal dolo, e quindi di stabilire se possano esserci ipotesi di abuso d’ufficio o altro”.
t.a.
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