di GABRIELE RUBINO
Se qualche mese fa qualcuno avesse ipotizzato che il servizio 'pontili' al porto di Catanzaro fosse a rischio per l'estate 2025 avrebbe ricevuto una carica di insulti. Eppure, qui e ora, nella seconda metà di maggio, ossia a un mese dalla bella stagione si è esattamente in questa situazione. Ed è un po' paradossale perché tutto è iniziato da una procedura che in realtà avrebbe dovuto aumentare i posti barca disponibili.
La Carmar, su indicazione del Comune che legittimamente voleva aumentare la capienza, aveva acquistato ulteriori blocchi da aggiungere ai posti garantiti negli ultimi due anni. Serviva l'ok della conferenza dei servizi, dove intervengono diverse autorità, fra cui la Capitaneria di Porto. Peccato che, vuoi per un confronto non amichevole e vuoi perché c'è un'indagine in corso, spuntano diverse (sei) 'difformità e abusi'. Questo succedeva a novembre del 2024 , a pochi mesi dall'appuntamento con l'eventuale rinnovo della concessione (comunque sottoposto a procedura ad evidenza pubblica). Segue un fitto scambio 'epistolare' fra il Comune e la ditta. Ma nulla di risolutivo. Tanto che, l'ex dirigente del settore si trova costretta ad adottare il provvedimento di mancato rinnovo con tanto di obbligo di sgombero dei luoghi, cioè dei due specchi d'acqua. Il resto è storia recente. Il TAR prima con decreto presidenziale accoglie in parte il ricorso del privato, ma nella decisione collegiale cambia tutto: va bene l'atto del Comune, anche perché ha chiesto di esercitare la discrezionalità pubblica. Sintesi: è una vicenda che si è ingarbugliata e che nessuno ha saputo risolvere. Almeno, finora.
Risultato? A meno che Carmar non decida di fare ricorso al Consiglio di Stato e quest'ultimo sospenda il provvedimento comunale, i pontili attualmente installati sono illegittimi. Il Comune, che pensava alla continuità del servizio, si ritrova con piani alternativi non esattamente da prime scelte. Il terzo specchio d'acqua della Catanzaro Servizi (se e quando arriverà) avrà una capienza inferiore e il servizio alaggio e varo ancora non è partito. La mossa dell'auto-concessione è una mossa futuribile, non certo pronta e servita per il 2025. Quindi occorre arrangiarsi e prendere il poco di buono che resta. Certo, se queste sono le premesse per un appalto da oltre 40 milioni per il rifacimento del porto, non c'è da star tranquilli.
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