Se il piano A, la gestione della Carmar si è incagliata in un contenzioso giudiziario, quello B è tutt'altro che in discesa. Quest'oggi, nel corso di un'audizione dell'amministratore unico della Catanzaro Servizi Gianluca Silipo davanti alla commissione consiliare permanente di Palazzo De Nobili, la pista del terzo specchio d'acqua si è parecchio raffreddata. Da quanto riportato da alcuni componenti che hanno preso parte alla riunione, lo stesso vertice della partecipata comunale, numeri alla mano, ha esternato più di una perplessità sulla sostenibilità economico-finanziaria della gestione dei pontili (22 per una novantina di posti barca).
La stima ha, inevitabilmente, una prospettiva biennale, tanto quanto la durata della concessione demaniale marittima. I costi fra assunzione del personale (almeno 4 unità), montaggio, corpi morti e, soprattutto, le stecche dei pontili (circa 12 mila euro ciascuna) non sarebbero di poco momento. La proiezione è di circa 490 mila euro. I ricavi (teorici) non supererebbero questa cifra, pur mantenendo le tariffe già applicate dalla Carmar (che non sono fra le più basse). Insomma, pur se tutto dovessero andare bene non ci sarebbero utili per la partecipata in due anni. Dunque, pur ottemperando formalmente all'atto d'indirizzo votato in Consiglio comunale non si raggiungerebbe il risultato sotteso. Il 'servizio' aggiuntivo della partecipata non aiuterebbe a consolidare i conti della stessa. Il 'sommo' fine del piano industriale. L'amministratore unico avrebbe presentato un'alternativa per riuscire a fare incassare alla Catanzaro Servizi almeno 90 mila euro: l'acquisto diretto dei pontili da parte del Comune e poi 'il noleggio' a prezzi inferiori alla stessa società in house. Ipotesi tutta da sondare, lato Palazzo De Nobili, ma non proprio flash. Nel senso, che richiederebbe tempi e procedure che, a naso, travalicherebbero i tempi utili della stagione estiva 2025.
Dunque, è vero che in teoria la conferenza dei servizi (sul fronte delle autorizzazioni) per il terzo specchio d'acqua potrebbe chiudersi fra un mesetto (o al massimo a inizio luglio) ma, a questo punto, i dubbi sui 'soldi' della Catanzaro servizi potrebbero essere dirimenti.
Nel frattempo, il contingente dei diportisti - apprese anche queste ultime novità - è sempre più insofferente. Già nei prossimi giorni ci potrebbero essere delle forme di protesta.
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