Caos Sanità. Abramo insiste: "Aprire un confronto con il governo per azzerare il debito"

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  12 novembre 2020 16:32

“Facciamo mea culpa, ci siamo distratti in questi dieci anni di commissariamento della sanità. Dovevamo accompagnare i commissari, pensavamo che uno arrivava e risolvesse tutti i problemi. Come è possibile che un commissario come Massimo Scura che è stato per un periodo commissario dell’Asp di Reggio Calabria abbia ricevuto un avviso di garanzia per lo spostamento di un centralinista, dovuto all’Ispettorato del Lavoro. Evidentemente stava creando dei problemi, e qualcuno ha cercato di colpirlo su altri argomenti rispetto al miliardo di debiti che stava cercando di capire se c’era o meno”. Lo ha detto il sindaco Sergio Abramo nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale.

"Nell’Assemblea dei sindaci è vero che abbiamo sostenuto che la sanità venga gestita dalla Calabria, perché ci sono calabresi che sono in grado di farlo. Ma facciamolo con intelligenza, non in un momento di Covid. Vogliamo creare un percorso perché fra qualche anno si esca da questa situazione. Se hai un minimo di intelligenza adesso che arrivano i soldi del recovery fund bisogna azzerare il debito. Come facciamo a rialzare la sanità se il bilancio oltre la metà sono debiti?". Abramo insiste sulla proposta che sarà ribadita durante la protesta dei primi cittadini calabresi a Roma di resettare la situazione debitoria delle Asp e delle aziende ospedaliere che durante la gestione commissariale è arrivato "ad oltre 2 miliardi di euro". 

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"Non si sta discutendo la competenza del dottor Zuccatelli - ha aggiunto- che ha dimostrato di averla. Noi accompagneremo questo processo di riforma, ma vogliamo aprire un tavolo di confronto serio con il governo. Cercheremo come sindaci di ottenere un tavolo di confronto per consentire al nuovo governo regionale di costruire un percorso diverso. E' un momento difficile per la Calabria".  

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