Caos Sanità. Gaudio si dimette da commissario: "Mia moglie non vuole trasferirsi a Catanzaro"

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  17 novembre 2020 14:37

Il neo commissario alla Sanità in Calabria, Eugenio Gaudio, ha rinunciato al suo incarico. Lo ha detto a Repubblica lo stesso ex rettore de La Sapienza a Repubblica.it spiegando che alla base di questa decisione ci sono "motivi personali".

"Mia moglie - ha spiegato - non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare".

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LE REAZIONI

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“Dopo la rinuncia del professor Gaudio, il governo non perda altro tempo e nomini un commissario alla sanità calabrese”- lo scrive Paolo Parentela, deputato del M5S. “Gino Strada sembra che sia l'unico che ha dimostrato finora reale interesse ad affrontare questo duro compito. Il governo dia ai calabresi le risposte urgenti che meritano, compiendo scelte oculate quanto efficaci”.

Il senatore di FI, Giuseppe Mangialavori: "La gestione della sanità calabrese è diventata una barzelletta planetaria, una barzelletta che non fa ridere, che fa piangere. Si dichiari, una buona volta, la fine del commissariamento. È l'unica soluzione, dal momento che il tandem Conte-Speranza, finora, ha collezionato solo figuracce ai danni di due milioni di calabresi”.

Se la situazione non fosse grave e seria, saremmo alle comiche. Ormai il governo ha smarrito la strada, e non solo in Calabria". La nota della presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

"La misura della sopportazione e della capacità di sottostare ai diktat, per il popolo calabrese è abbondantemente colma. L'emergenza Calabria, che dura ormai da decenni va risolta insieme, con buon senso e il sostegno di tutte le istituzioni soprattutto quelle locali", così Maria Tripodi, deputata di FI.

“C'è solo una certezza: a pagarne le spese, oltretutto nel corso di un'emergenza senza precedenti, sono i cittadini calabresi. E con questo governo tutti gli italiani". L’intervento della vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli.

"Via Cotticelli, via Zuccatelli, ora via Gaudio. Attendiamo se ne vada Speranza". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Il ministro Speranza presenti immediatamente le proprie dimissioni. La Calabria merita rispetto". Così l'eurodeputato della Lega di origini calabresi Vincenzo Sofo.

“La Calabria ha il diritto di decidere le proprie sorti rispetto alla salute dei cittadini". Lo ha detto Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, “la gestione di questo periodo pandemico dovrebbe essere affidata a figure dirette presenti sui territori".

 

Carlo Guccione (Pd): “Il Governo nomini chi voglia ma nomini subito un commissario competente e in grado di essere subito operativo. Si chiuda definitivamente questa brutta pagina che rischia di mettere in cattiva luce non solo la Calabria ma anche chi è alla guida del Paese".

Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi: "Viene banalmente da domandarsi: ma perché non chiedono ai designati, prima di ufficializzarli, evitando così queste figure indegne? La Calabria è diventata la cartina di tornasole della pochezza del governo Conte", conclude.

Il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova: "La situazione è grave e seria: Conte e Speranza si scusino e cerchino di recuperare, se ancora è possibile".

"È ovvio che saltato il terzo commissario designato dal governo per la sanità in Calabria, i problemi non sono più in quella Regione ma sono tutti a Roma, a palazzo Chigi e al ministero della Salute. Lo scrive in una nota Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera.

- "Conte e Speranza trasformano in farsa la nomina del Commissario alla sanità in Calabria. A pagarne il prezzo sono i cittadini calabresi che non meritano un governo di presuntuosi incompetenti". Lo afferma la leader di FdI, Giorgia Meloni.

“Quando le nomine non possono farle con il favore delle tenebre il Governo PD e M5S mostra tutte le sue incapacità e la sua improvvisazione. Sulle nomine fatte ad aprile e maggio hanno fatto sempre scelte legate alle amicizie d'infanzia e alla fedeltà politica, mentre i cittadini e la stampa erano giustamente impegnate a difendersi dal virus, adesso, il tempo delle scelte ideologiche e dei compagni di scuola, mi auguro sia finito. Il bene dei cittadini Calabresi e di tutta Italia passa per la fine di questo Governo." Lo afferma il deputato di FdI Marco Silvestroni.

"Il Ministro Speranza – dichiara il deputato di FI, Sergio Torromino - deve dimettersi e insieme a lui Conte con tutta la sua squadra perché sono incompetenti e complici di questo disastro".

"La conferma della pochezza politica del ministro stesso e di un governo nemico della Calabria. E adesso pare che anche Strada voglia rinunciare". Lo afferma, in una nota, il deputato della Lega Domenico Furgiuele.

Per il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà: "Siamo alle comiche ma non c'é da ridere".

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