Caos sanità. La riflessione di Saverio Palermo: "E' tutto farsesco. Pensiamo alla gente che soffre negli ospedali e in casa"

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Il dottor Saverio Palermo
  07 novembre 2020 18:16

Sulle vicende della sanità calabrese, tristi quanto ridicole, comunque, inaccettabili si è aperta una discussione che coinvolge i calabresi. Tutti gli interventi, o quasi, stigmatizzano l’operato sia del governo nazionale, sia di quello attuale della Regione. Troppi punti bui: sull’argomento torna anche il dott. Saverio Palemo con una acuta riflessione, da persona competente in materia di sanità avendo ricoperto incarichi dirigenziali ad alto livello di responsabilità  presso l’A.O “Pugliese-Ciaccio”

di SAVERIO PALERMO

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A me sembra tutto una buffonata"

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La frase mi ha raggiunto chiara da un crocchio di passanti, rigorosamente  rispettosi  della distanza interpersonale, mascherina ben posizionata  sul volto.

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Non “tutto incomprensibile o poco giustificato o esagerato”; con quel termine  si stigmatizzava in modo lapidario la gestione dei provvedimenti nella crisi Covid.

Ho sempre ritenuto che perché una legge trovasse seguito nel comportamento dei cittadini doveva  essere compresa  e quindi accettata e quindi  assecondata. Unico modo perché fosse loro  chiara ed evidente la necessità di costrizioni  benché impopolari e penalizzanti .

E’ evidente che ciò non è avvenuto , non solo per la pur giustificata anomalia ed unicità della crisi in atto, ma per i tanti errori commessi  nell’ affrontarla.

Superfluo riparlare  di provvedimenti  discutibili quali  l’improvvida apertura di discoteche, della non adeguata  organizzazione dei trasporti e della rete ospedaliera  pur nella certezza della  inevitabile ripresa autunnale della malattia. Sui  social se ne è fatta  abbondante  analisi  e denuncia  .

Quello che sorprende è la reiterazione degli errori, soprattutto nel campo più critico, quello della Sanità.

Quando il Governo decise che bisognava  risanarla nella nostra Regione togliendone la gestione alla classe politica che ne aveva solo fatto  uso personalistico e clientelare  , il Commissariamento, nel la maggior parte degli addetti ai lavori , suscitò speranza ; la speranza che un manager  super partes, dotato di energia  e capacità, esterno a qualsiasi interesse e partigianeria  locale, potesse inaugurare un percorso nuovo di rinascita ed equilibrio.

A distanza di anni e dopo l’alternarsi di Commissari  di diverso colore ed estrazione, non solo nessun risultato è stato raggiunto ma si è assistito alla colonizzazione politica di questo grande bacino economico e di consensi , con azioni  che,  oltre a  dimostrare  incapacità ed ignoranza , non hanno conto delle esperienza  di chi operava in trincea,  ponendoli  in un limbo di probabili proscritti ignoranti e faziosi.

Tant’è , che   se  di errori bisogna  perire  e di questi  pagare le conseguenze , siano nostri gli errori e non di gente imposta e senza alcuna conoscenza  della realtà, del  territorio , del suo contesto sociale.

Ora il Governo persegue ancora  le sue discutibili decisioni;  ha ulteriormente confermato il Commissariamento della nostra Sanità , ha ulteriormente mortificato i cittadini,  la classe politica , quanti operano con solerzia e coscienza  superando tutte le criticità che  altri hanno creato. E con il Decreto Calabria  ribadisce  l’inefficienza del sistema  e , soprattutto, la nostra incapacità a superarla.

E’ diventato virale in queste ore il video  dell’intervista dell’attuale Commissario; ogni commento è superfluo.. posso solo citar  qualche commento giunto in rete.. "vergognoso ed umiliante”.

Se non si vivesse il dramma dei malati, dei decessi, di chi  perde lavoro  e sostentamento,  il tutto potrebbe ancora essere definito farsesco o grottesco. Ma forse  potrebbe  essere ,  ancora,  sufficiente l’inedito  e spontaneo commento ..“  mi pare tutto una grande buffonata".

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