Caos sanità. Loiero: "Scongiurai il commissariamento nel 2009 minacciando le dimissioni da presidente della Regione"

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Agazio Loiero

L'ex presidente della Regione ricorda che aveva "predisposto un piano con l'aiuto dell'Agenas  ed era un piano ben fatto che avrebbe portato al rientro del debito. I calabresi, tutto questo, lo hanno dimenticato"

  17 novembre 2020 18:17

"Nel 2009, da presidente della Regione, scongiurai il commissariamento della sanità calabrese, minacciando di dimettermi in Consiglio dei Ministri". A parlare è Agazio Loiero, più volte parlamentare, sottosegretario e ministro. L'ex governatore della Calabria, in carica dal 2005 al 2010, rievoca quei giorni con l'AGI ora che il settore sanitario della Calabria è nella bufera dopo aver bruciato due commissari e con un altro, l'ex rettore dell'Università "la Sapienza", Eugenio Gaudio, che ha rinunciato all'incarico.

In carica c'era il governo Berlusconi ed il deficit della sanità calabrese, oggi quantificato in oltre 225 milioni di euro, già schiacciava il comparto. Già allora si parlò di gestione commissariale, un'eventualità alla quale l'allora presidente si oppose con forza.

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"Fui convocato in Consiglio dei Ministri e vi rimasi per ben due ore. Ricordo che subii attacchi durissimi soprattutto da parte dei ministri della Lega. La gestione commissariale, all'epoca demandata ai presidenti - sostiene Loiero - comporta dei vantaggi, per esempio consente di fare le nomine senza passare per la Giunta, ma implica anche cose terribili, come il blocco del turnover, le aliquote al massimo".

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"Mi ribellai minacciando di dimettermi in Consiglio dei Ministri. Berlusconi e Letta capirono, furono molto obiettivi,  e riuscii ad evitare il commissariamento. Poi, però, lo fecero con Giuseppe Scopelliti presidente. Io avevo predisposto un piano con l'aiuto dell'Agenas - conclude Loiero -  ed era un piano ben fatto che avrebbe portato al rientro del debito. I calabresi, tutto questo, lo hanno dimenticato".

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