"Si è svolto in data odierna il Consiglio regionale dell’ANP (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola) nell’ambito del quale sono state affrontate le problematiche che le scuole stanno vivendo in questo momento storico particolarmente critico. Dal confronto, anche sulla scorta di quanto affermato in più sedi dal nostro presidente A. Giannelli e dallo stesso ribadito in apertura del Consiglio, è emerso che l’ANP ribadisce di credere fermamente nella maggiore efficacia della didattica in presenza, ma che, visto il più severo quadro emergenziale, sono necessarie possibili e praticabili condizioni di gestione delle scuole". Così in una nota dell'Anp, Presidente Regionale F.F. Franco Sacco, Presidente struttura di Catanzaro Domenico Servello, Presidente struttura di Cosenza Carla Savaglio, Presidente struttura di Crotone Laura Laurendi, Presidente struttura di Vibo Valentia Licia Bevilacqua e Referente A.P. regionale Mafalda Pollidori.
"In tale direzione,- prosegue la nota - l’ANP chiarisce che i dirigenti e il personale scolastico hanno sino a questo momento garantito con impegno e responsabilità il servizio. Tuttavia, lo scenario rappresentato dalla “quarta ondata” impone che il decisore politico valuti di attuare tempestivamente le seguenti misure di contrasto del contagio, determinanti per la ripresa delle attività didattiche in presenza e in sicurezza: differimento di almeno 15 giorni della ripresa delle lezioni in presenza su tutto il territorio nazionale, prefigurando un arco temporale congruo per incrementare la vaccinazione degli alunni under 12; potenziamento della distribuzione di mascherine FPP2 a tutti gli alunni e al personale; obbligatorietà dei tamponi per gli esenti; campagna di screening massivo".
"Le suddette proposte - si legge ancora - sono quelle che il nostro Presidente Giannelli ha già rappresentato al ministro Bianchi nell’ultimo incontro del 4 gennaio u.s.. Preso atto della posizione attuale della compagine governativa, comunque assunta, sembra soluzione praticabile quella secondo cui i dirigenti potranno garantire la gestione del servizio nell’immediato futuro con le risorse e gli strumenti già messi a loro disposizione. Se, per esempio, ci si dovesse trovare di fronte a situazioni di assenteismo diffuso da parte del personale docente per ragioni epidemiologiche non prevedibili e contingenti, si potrebbe ipotizzare, ove possibile, una riduzione dell’orario scolastico".
"Certamente, i dirigenti e il personale tutto, pur nell’assunzione delle responsabilità assegnate e
nell’assolvimento degli adempimenti previsti, non possono essere i parafulmini di una emergenza che dovrebbe essere affrontata in tutto il Paese con maggiore consapevolezza dello stato delle cose e lungimiranza, vista l’attuale velocità di trasmissione del virus. L’ANP non si ferma. A garanzia dell’attività didattica in presenza - conclude - continuerà a confrontarsi con l’Amministrazione e a proporre ai soci soluzioni concrete e percorribili".
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