Caos scuole. "Sei giorni di didattica a distanza non ci cambiano la vita". Lo sfogo di alcuni alunni della primaria dell'Ic Mattia Preti

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I banchi monouso nelle scuole
  24 marzo 2021 19:41

Alcuni studenti della scuola primaria Istituto Comprensivo Mattia Preti sono interventi sul caos scuole che si è creato a Catanzaro. Di seguito la lettera di Sarah Fulginiti, Loris Rijtano, Martina Procopio, Emanuele Bressi.

"Scuole chiuse o aperte? Dal 2020 a quest'anno, 2021, le scuole della Calabria, ma anche di tutta l’Italia, combattono contro un mostro cattivo: il coronavirus, e il TAR, il sindaco, il presidente del consiglio e il presidente di regione combattono fra di loro per chi deve chiudere o aprire le scuole per primo.

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Questo combattimento viene subito dagli studenti che non sanno che fare poiché quando ci sono pochi contagi chiudono quando ci sono contagi esagerati e gli ospedali sono pieni di infetti lasciano aperto.

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Oggi, siamo vicino a Pasqua, e sta succedendo un caos: il presidente di regione chiude le scuole, il TAR annulla l’ordinanza, il presidente del consiglio è d'accordo con il TAR e il sindaco è d'accordo con il presidente di regione…

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Beh si può dire che è uno schifo. Noi ,alcuni studenti della classe 5, della scuola primaria Istituto Comprensivo Mattia Preti, pensiamo questo e pensiamo anche che le scuole, per ora, dovrebbero stare chiuse perché certe persone non possono permettersi di ammalarsi, state attenti! E decidete con saggezza, 6 giorni di didattica a distanza non ci cambiano la vita".




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