di PAOLO CRISTOFARO
A due giorni dal rovinoso incendio che ha devastato un capannone nella zona industriale di Caraffa, nel Catanzarese, si è svolto un ulteriore sopralluogo da parte dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco del Comando di Catanzaro e di personale tecnico. Obiettivo del sopralluogo, oltre a verifiche strutturali, anche l'individuazione delle cause dell'incendio, in corso di accertamento. Nulla si sa, ufficialmente. Nella prima mattinata di oggi, personale dell'Arma e tecnici dei Vigili del fuoco sono entrati nei locali distrutti dalle fiamme, prelevando apparecchiatura tecnica e sistemi di registrazione delle videocamere di sorveglianza.
Sul posto, ad assistere dall'esterno alle operazioni, anche alcuni dei responsabili della attività commerciali fortemente danneggiate dal rogo. Ad essere coinvolte, in particolare, quattro aziende: una impegnata in ambito tecnico e informatico, un'azienda di cofani funebri e urne cinerarie (fortemente colpita dal rogo), un'azienda di pulizie e un birrificio. Danni più leggeri hanno riportato, invece, altre due attività adiacenti: un magazzino-deposito spedizioni e un altro capannone, ancora non utilizzato, dove era in fase di avviamento un ulteriore attività d'impresa. Grande apprensione da parte degli imprenditori coinvolti, soprattutto alla luce di un'assenza di riscontri ancora certi sulla dinamica del devastante incendio.
I danni, già a prima vista, appaiono ingenti. Le quattro attività commerciali direttamente coinvolte, seppur separate a livello di spazio interno, erano collegate, a quanto pare, da un soffitto unico, non suddivise dunque in compartimenti autonomi. Concretamente, il fuoco si sarebbe propagato, infatti, non tramite gli uffici e i depositi, ma principalmente nella parte alta, bruciando anche i sistemi elettrici e i collegamenti e spostandosi tra le quattro imprese adiacenti. Il forte vento della notte di mercoledì scorso, oltretutto, aveva complicato le operazioni di spegnimento da parte dei pompieri, estendendosi in maniera devastante all'interno del capannone, spinto dal vento.
Le attività, a quanto pare, erano ovviamente assicurate, ma la preoccupazione di alcuni titolari è legata agli ingenti danni e alle immediate perdite economiche, senza considerare, come detto, la mancanza di elementi certi sulle origini del rogo, anche se le operazione sul posto, condotte dai Vigili e dai Carabinieri, lasciano facilmente pensare che vi siano margini per ipotizzare vari scenari. Il personale tecnico, giunto nella mattinata di oggi, ha prelevato apparecchiatura elettronica dal capannone, cercando, come già accennato, di capire cosa possano aver registrato le videocamere presenti presso alcune delle attività danneggiate.
Messaggi di sostegno sono giunti, agli imprenditori, da parte dell'amministrazione comunale di Caraffa, comune direttamente coinvolto nei fatti, dato che il capannone sorge in quel territorio, seppure l'area sia attaccata a Catanzaro e nella stessa insistano svariate altre strutture industriali ed economiche legate strettamente al capoluogo. La zona industriale di Caraffa, oltretutto, com'è noto, dista pochissimo dal centro politico regionale, la Cittadella del quartiere Germaneto di Catanzaro, al di là della stazione ferroviaria. Al di là di quanto emergerà dai rilievi e dalle indagini delle forze dell'ordine, rimane sicuro il profondo rammarico dei titolari delle attività economiche. Questa mattina hanno assistito al sopralluogo in corso in silenzio, fuori dai cancelli, ma si percepiva chiaramente il loro stato d'animo di fronte all'immagine del capannone annerito dalle fiamme.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736