Capellupo: “Dopo l’Arsai anche la sede dell’Agenzia Arpal lascerà Catanzaro”
Vincenzo Capellupo
15 luglio 2025 08:30"Continua la "campagna acquisti" estiva perpetrata dalla Regione Calabria a danno di Catanzaro. Dopo la sede dell'Arsai, spostata a Lamezia Terme, a proseguire sulla stessa scia é anche la proposta di legge che modifica la disciplina riguardante l'Arpal, l'Agenzia regionale per le Politiche attive del lavoro, aggiungendo un nuovo comma che istituisce la sede legale e amministrativa a Reggio Calabria. L'istituzionalizzazione della sede a Reggio Calabria si metterebbe a punto con le modifiche, proposte in Consiglio Regionale, della Legge regionale 25 del 2023. Siamo davanti ad un altro episodio ingiustificato di spoliazione del Capoluogo, ormai sempre più privato delle sue funzioni a colpi di spugna.
Le sedi delle Agenzie regionali dovrebbero essere tutte necessariamente collocate e riportate nella sede istituzionale deputata del Capoluogo di Regione. Questo, aldilà del dato istituzionale, è necessario sia per un ragionamento di razionalizzazione della spesa pubblica, considerando gli enormi spazi messi a disposizione dalla Cittadella, e sia per maggiore efficienza nell'organizzazione e nella erogazione dei servizi ai cittadini. Nella Cittadella si realizza, infatti, la continuità di funzioni garantendo una relazione tra i diversi settori dell'amministrazione regionale.
In tutto questo, i rappresentanti del centrodestra catanzarese rimangono sempre sordi alla difesa degli interessi del Capoluogo e dell'area centrale della Calabria. Siamo alle solite, chi é stato eletto per esprimere le istanze di Catanzaro abdica ogni giorno al proprio ruolo, dalla sanità a tutti gli altri temi. Non si può stare zitti davanti a questa situazione, chi conserva ancora un briciolo di dignità politica, é chiamato ad alzare la voce e opporsi in maniera chiara e netta.
A Catanzaro, nella Cittadella Regionale della Calabria, alla fine del mandato del Presidente Occhiuto, andando avanti così rimarranno solo gli uffici per le fotocopie".
Lo scrive in una nota Vincenzo Capellupo, consigliere comunale di Catanzaro.