Capellupo: "Il nuovo rettore Cuda sia discontinuo rispetto al passato nel rapporto ateneo-città"

Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Vincenzo Capellupo.

"L’elezione a nuovo rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro del prof. Giovanni Cuda, a cui vanno i miei auguri di buon lavoro, riporta l’attenzione su alcune delle ultime vicende che riguardano l’ateneo e sui quali i passati vertici accademici avevano fatto calare uno strano e censurabile silenzio.

Negli scorsi giorni il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, ha annunciato sulla stampa l’enorme successo ottenuto dalla call per medici di alto profilo, lanciata dall’ateneo cosentino nei primi giorni di maggio rivolta a medici con esperienza accademica, destinati ad entrare nel corpo docente del corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali),allo scopo di rinforzare il servizio assistenziale nelle strutture sanitarie della provincia di Cosenza. In particolare, il rettore Nicola Leone evidenziava che sono state 272 le domande arrivate da tutta Italia da parte di altrettanti specialisti, pronti a prestare la loro opera nelle corsie dell’ospedale dell’Annunziata e nelle aule e nei laboratori dell’Unical.

Ma il corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali), è in realtà un corso interateneo, attivato in collaborazione con l’Università “Magna Grecia” e quindi la formazione in ambito medico degli studenti non toccherebbe alla stessa UMG? Perchè l’Unical si muove in autonomia sul reclutamento? Chi pagherà queste risorse professionali la Regione o una delle due università? Quale?

L’ateneo cittadino non si è espresso sul punto e questo ulteriore silenzio si aggiunge alla mancata risposta alle mie interrogazioni circa l’istituzione, annunciata ormai due anni fa, di un corso di laurea interateneo in arabo e cinese nella città di Catanzaro. Cosa ne pensa anche su questo il nuovo rettore? Si farà si o no?"

A questo punto anche dagli ultimi accadimenti di cui sopra si manifesta l’auspicio che con la nuova elezione si sia conclusa una gestione non all’altezza delle potenzialità dell’Università Magna Grecia e che ne ha fortemente ipotecato in negativo il futuro.

Il rettore prof. Cuda parli con la città e le sue istituzioni, apra l’Università alla città e porti l’Università nella città. Non sarà mai solo in questo percorso.

CLICCA QUI