di CARLO MIGNOLLI
Sensibilizzazione: questa la parola chiave dell’incontro di presentazione del progetto “Capervit”, che sta per “un cane per la vita”, presso l’Istituto Comprensivo Statale di Petronà. Questa iniziativa è stata promossa da CAMENE s.a.s, capofila del progetto, insieme ai partner DNA:LAB e TALLARICO s.r.I, nonché all'organismo di ricerca "Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno". La scuola di Petronà ha risposto prontamente all'appello, sposando da subito le nobili cause del progetto grazie all'impegno della preside Isabella Marchio e del vicepreside Enzo Bubbo.
L'idea di creare un'oasi canina proprio a Sersale nasce dalla storia del cane Ronzo, randagio della comunità, conosciuto e amato da tutti tanto da dedicargli una statua posta all'ingresso del cimitero. La morte di Ronzo, causata da un tragico incidente stradale, ha contribuito a sensibilizzare l'intera comunità sull'urgente problema del randagismo e dell'abbandono canino. L'obiettivo del progetto "Capervit" è quello di realizzare un'oasi canina che sia aperta a tutti, con una struttura accogliente non solo per i cani, ma anche per gli individui desiderosi di trascorrere una giornata diversa in compagnia dei loro amici a quattro zampe. L'intento non è solo quello di fornire un "contenitore" per gli animali, ma di creare un luogo di partecipazione e svago.
I principali obiettivi del progetto "Capervit" si suddividono in diverse aree. Innanzitutto, si mira ad assicurare il benessere dei cani sia dal punto di vista fisico che mentale. Si vuole migliorare la relazione tra gli animali e gli esseri umani, specialmente per quei cani che hanno perso la fiducia negli uomini, al fine di favorire una potenziale adozione. Saranno implementati nuovi sistemi di comunicazione per agevolare questa interazione. Inoltre, si punta ad aumentare la percentuale di adozioni, migliorando le condizioni di vita dei cani attraverso la realizzazione di apposite strutture. E altrettanto importante coinvolgere attivamente la cittadinanza e favorire la segnalazione di cani randagi. Infine, si promuovono percorsi di socializzazione tra uomo e cane per creare un legame più solido tra i due.
Durante l'incontro con gli studenti della scuola, Nicola Caserta, coordinatore del progetto, ha dichiarato: "II nostro obiettivo è sensibilizzare la popolazione sull'importanza dell'adozione. Ciò che rende unico il nostro progetto è che le persone potranno osservare i cani attraverso delle webcam in diretta, come in una sorta di “Grande Fratello” e scegliere il cane che preferiscono in base al suo comportamento. Non si tratta di un canile "normale", vogliamo renderlo diverso dagli altri”.
Rosario Colosimo, assessore al turismo del comune di Sersale, aggiunge: "I cani randagi non nascono randagi, ma diventano tali a causa dell'abbandono. Il problema dei randagi è una questione che riguarda l'intera società, ma possiamo risolverlo se tutti capiremo l'importanza di rispettare gli animali. Sersale, come comune, ha deciso di affrontare questo problema e speriamo che il progetto "Capervit" abbia successo nel dare una nuova casa a questi cuccioli. Ronzo, il cane randagio di Sersale, accompagnava i bambini a scuola ogni mattina e aveva un legame speciale con tutta la popolazione, in particolare con i più giovani. Partecipava alle manifestazioni pubbliche senza disturbare nessuno e puntualmente presenziava ai funerali dei defunti del paese. La popolazione ha iniziato ad amarlo e, quando è morto, è stata eretta una lapide in sua memoria posta all’ingresso del cimitero del paese. Questa storia ha ispirato la nascita dell'Associazione "Balzoo - Amici di Ronzo", che si occupa dei randagi di Sersale, con l'obiettivo di salvare, sterilizzare e mettere in sicurezza tutti i cani randagi del paese."
All'incontro erano presenti anche alcuni dei volontari dell'Associazione. “Ho sempre desiderato aiutare i cani e insieme all'assessore Colosimo abbiamo deciso di creare quest’associazione. Ogni giorno ci occupiamo di cani in condizioni disperate e facciamo del nostro meglio per accudirli. Sostenere tutte le spese, considerando che ospitiamo circa cento cani nel nostro canile, è un'impresa difficile, ma l’amore per i cani ci spinge avanti”, afferma Serena Torchia, presidente dell'Associazione "Balzoo - Amici di Ronzo".
I ragazzi della scuola hanno partecipato attivamente all'incontro, raccontando ognuno una storia tratta dal libro "52 storie di cani eccezionali" di Enrico Santodirocco. Inoltre, hanno avuto l'opportunità di vedere e familiarizzare con tre cani del canile, portati sul posto dai membri dell'Associazione. È di fondamentale importanza che sin da piccoli i ragazzi comprendano la gravità dell'abbandono dei cani. L'obiettivo dell'Associazione è proprio quello di sensibilizzare ed educare, partendo proprio dai più giovani, affinché si sviluppi una maggiore consapevolezza riguardo a questa problematica.
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