di ANNA TRAPASSO
Un concerto che farà ballare e divertire tutti, "dai 10 ai 99 anni". E' quanto anticipa ai nostri microfoni Dylan Potenza, in arte "El Matador", superospite di Capodanno sul main stage del Capoluogo. Non solo brani trap: "Canterò anche pezzi conosciuti da tutti", spiega, mettendo così a tacere le polemiche sorte sul web a seguito dell'annuncio della sua presenza in qualità di ospite principale del capodanno catanzarese, appena pochi giorni fa
Ventuno anni, di Ciampino: a leggerne i testi sembra un 'cattivissimo', ma quando mette via la maschera, quella maschera che "quando salgo sul palco manda via tutte le paure", è un ragazzo semplice, genuino, dal sorriso d'oro. Ci risponde in videocall da casa dei nonni, si sente bisbigliare qualche parente dalla stanza accanto: non è diversa dalla nostra, la vita di un trapper.
"Cerchiamo di passare il capodanno con le persone a cui vogliamo più bene, ritrovarsi in piazza con gli amici e soprattutto la famiglia è un momento bellissimo". Ne parla spesso di famiglia, che per lui rappresenta il valore più alto. Ne parla anche nelle sue canzoni, in cui non nasconde un'infanzia travagliata.
Senza dimenticare la fede calcistica: la sua è giallorossa, proprio come la nostra. Due squadre diverse, la Roma e il Catanzaro, unite dagli stessi colori. "Sono stato più volte in Calabria - racconta - ospite di tante discoteche, in piazza è la prima volta. Ho la maglia del Catanzaro, ne conosco i cori, li sto ripassando per quella notte. E per domenica, contro la Salernitana? Vi seguirò, tiferò con voi.".
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