di PAOLO CRISTOFARO
Una vicenda che, tra i vicoli di Catanzaro, continua a far discutere. Fa discutere sopratutto quei catanzaresi che alla tradizione ci tengono; fa discutere quei catanzaresi per i quali la memoria, la storia, i tesori artistici non sono da mettere in secondo piano. E così, sulla vicenda della "cacciata" dei Cappuccini dal capoluogo, che lasceranno il Convento del Monte entro il 31 agosto (LEGGI QUI), ritorna Mario Saccà, membro del Comitato Spontaneo costituitosi per seguire la vicenda.
"Non si possono tenere i cittadini all'oscuro rispetto a questa decisione di fermare una tradizione centenaria per Catanzaro. La vicenda dei Frati Cappuccini che lasciano il capoluogo deve trovare delle risposte", spiega Saccà. "Il primo a dover rispondere è l'Arcivescovo Bertolone, che non può tacere rispetto a questa decisione. Le cose non possono essere fatte di nascosto e vogliamo sapere cosa ha determinato questo allontanamento dei Frati Minori", ha aggiunto lo storico catanzarese.
Perplessità erano già state sollevata anche rispetto al destino dell'immenso patrimonio artistico e culturale del convento. Libri antichi, quadri, oggetti sacri. Il comitato ha allertato, come ha già reso noto, sia i Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali, sia la Soprintendenza. "Vogliamo sapere anche che ne sarà dei tesori del convento. La scelta di spostare i Cappuccini da Catanzaro non deve significare anche la perdita delle bellezze artistiche e culturali custodite nel luogo di culto", ha continuato Saccà. Quello che il comitato continua a chiedere è un incontro di confronto tra l'Arcivescovo, Vincenzo Bertolone, e la cittadinanza.
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