Negli ultimi giorni, in seguito ad un intervento a firma di un consigliere comunale, si è riportata all’attenzione dell’opinione pubblica, la questione relativa all’istituzione di una facoltà di lingue, in collaborazione tra Università della Calabria ed Università “Magna Grecia”, che avrebbe dovuto trovare collocazione nel centro storico della città.
Infatti, nel mese di febbraio 2021, all’indomani della nascita a Cosenza del corso Interateneo di Medicina e Tecnologie digitali, il sindaco dell’epoca Sergio Abramo ed il consigliere regionale Baldo Esposito, annunciavano l’istituzione nella nostra città e, precisamente nel suo centro storico, di un corso in lingue avviato grazie alla rinnovata sinergia tra Unical ed Umg.
In particolare, in quell’occasione si affermava che: “Dopo l’attivazione del Corso di laurea in Tecnologie mediche all’Unical, la possibile apertura di un Corso di laurea in Lingue all’Umg persegue lo stesso, ambizioso e autorevole obiettivo di creare una rete che sfrutti il know how di ciascun Ateneo offrendolo a un territorio – e quindi agli studenti – di un contesto diverso”.
Ed ancora veniva dichiarato che: “La visione di fondo è quella, assolutamente strategica, mirata a una tutela e potenziamento concreti dell’Università di Catanzaro che si traducano anche in un incremento del suo indotto economico. Tutto ciò pure in considerazione del fatto che questo nuovo Corso di laurea potrebbe essere insediato nel centro storico del capoluogo e possa essere incentrato su lingue appetibili e ormai centrali nel mercato dell’economia globale come il cinese e l’arabo”.
Nel successivo mese di ottobre 2021, in conseguenza del ritardo nell’avvio dei corsi della predetta facoltà, il rettore dell’Università “Magna Grecia” Giovambattista De Sarro tranquillizzava tutti affermando che: “a novembre si sarebbe concluso l’iter interateneo per l’avvio immediato delle lezioni in collaborazione con l’Unical”.
A questo punto, essendo trascorso un anno e mezzo dalle dichiarazioni del rettore ed essendo intervenuta in questo lasso di tempo la nascita all’Unical della seconda facoltà di medicina in Calabria, del tutto autonoma dalla “Magna Grecia”, intendiamo chiedere non solo al prof. De Sarro, ma a tutta la politica cittadina, quali siano le reali prospettive di sviluppo dell’università catanzarese.
Vorremmo capire se l’istituzione del nuovo corso di laurea sia definitivamente sfumata e nel caso affermativo le ragioni di tale circostanza. Naturalmente speriamo che così non sia ma attendiamo, da chi di competenza, notizie in merito, perché davvero siamo stanchi di constatare che mentre a Catanzaro si parla, a Cosenza si agisce.
Cara Catanzaro
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