Le madri detenute sono una vergogna che va cancellata. Sbaglia chi si oppone a questo principio di civiltà e umanità. Bisogna finalmente porre fine a questa disumanità, un fatto indegno di un Paese civile".
Lo afferma il leader del movimento Diritti Civili,Franco Corbelli. Corbelli difende la legge che toglie i bambini rinchiusi in cella con le loro mamme detenute, ricordando che “questa è una vecchia battaglia del suo Movimento, iniziata nel 1995, che, come viene ricordato e documentato nel sito www.diritticivili.it, nella pagina Diritti Civili Global, aveva portato, dopo una serie di appelli e manifestazioni clamorose, anche dentro il Parlamento, all’approvazione di una prima legge(nel 2006) e culminò poi negli anni successivi con il caso del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di 3 anni, di Cassano, che, prima di essere, nel gennaio 2014, barbaramente ucciso e bruciato, per molti mesi aveva vissuto in cella con la sua giovane mamma, detenuta a Castrovillari, e che un anno prima del barbaro omicidio, grazie ad una straordinaria mobilitazione di Diritti Civili, aveva potuto, pochi giorni prima del Natale 2012, lasciare la cella e far ritorno a casa insieme alla madre, che aveva ottenuto i domiciliari”
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